Elezioni 6/7 maggio: Carlin secondo con il 22,21%
Il sindaco uscente riconfermato con il 32,5% dei consensi
Le sensazioni della vigilia hanno retto la prova dei fatti. Le elezioni amministrative del 6-7 maggio scorsi hanno confermato il sindaco uscente Domenico Crespi alla guida del Comune di Sant’Angelo. La coalizione che lo sosteneva, formata dalla lista civica Insieme per Sant’Angelo e dal Popolo della libertà, ha raccolto 2.224 voti, pari al 32,5 per cento dei consensi. Nulla da fare invece per quello che, negli ultimi giorni di campagna elettorale, è apparso lo sfidante più agguerrito: Giuseppe Carlin, primo cittadino fra il 2002 e il 2007, sostenuto da Sviluppo Santangiolino, Sant’Angelo Nostra e Oggi la Sant’Angelo Futura, che grossomodo pescava consensi nel medesimo elettorato di Crespi, si è fermato a 1.520 voti, pari al 22,21 per cento. A seguire Maurizio Villa, appoggiato dall’inedita coali¬zione formata da Lega nord e dalla lista civica Un ponte per unire: ha ottenuto 1.390 voti (20,31 per cento). Luisella Lunghi, unica donna candidato sindaco, sostenuta dalla civica SantAngeloViva e con l’appoggio dei partiti di cen-trosinistra, non è andata oltre 1.238 voti (18,09 per cento). Chiude il quadro Renato Cattaneo, candidato di Udc e Lista civica Per Sant’Angelo, che ha ottenuto 472 voti (6,9 per cento), risultando così l’unico senza una rappresentanza nel nuovo consiglio comunale.
Hanno votato 7.080 elettori, pari al 74,32 per cento degli aventi diritto. Rispetto a cinque anni fa è aumentato l’astensionismo: nel 2007 si erano infatti recati alle urne 7.758 santangiolini (79,64 per cento). Il confronto fra 2012 e 2007 dice che questa volta hanno votato 678 persone in meno; gli elettori sono diminuiti del 5,32 per cento. Un segnale che deve far riflettere, anche se occorre ammettere che il calo degli elettori ha riguardato tutta Italia.
Sant’Angelo dunque ha scelto la linea della continuità: nell’arco di venticinque anni, Crespi è stato sindaco per venti. Confermata inoltre la tradizione che vede in difficoltà il centrosinistra: l’elettorato santangiolino si è dimostrato ancora una volta largamente di area centrodestra, tanto che se si sommano i voti raccolti da Crespi, Carlin e Villa, si raggiunge il 75 per cento.
Crespi rispetto al 2007, anno in cui era tornato alla guida del Comune dopo la partentesi Carlin, ha perso per strada circa 900 consensi. Nel 2007 aveva vinto con 3.126 voti (40,93 per cento), questa volta è andato di poco oltre la soglia dei 2.200: significa che ha perso l’8,4 per cento sul totale dei voti espressi. Se si considera che l’astensionismo ha probabilmente colpito in maniera trasversale tutti i candidati, vien da chiedersi quali siano state le ragioni del calo di Crespi. Una potrebbe essere la presenza, nel medesimo bacino elettorale (centrodestra), di altre due liste piuttosto competitive: quella di Carlin e quella di Villa. Numeri alla mano, se Carlin e Villa avessero riproposto l’alleanza del 2002, probabilmente avrebbero vinto con il 42,5 per cento dei consensi. Si tratta tuttavia di un mero calcolo matematico (e in politica spesso contano anche altri fattori), inoltre per raggiungere un accordo elettorale sarebbero servite la disponibilità e la capacità di entrambi gli schieramenti. Qualità che, alla luce dei fatti, sono mancate. Un aspetto di cui Crespi ha innegabilmente approfittato.
Il centrosinistra, che ha scelto di non correre con i propri simboli ma di investire su Luisella Lunghi, si deve ac-contentare del quarto posto. Rispetto al 2007 (768 voti), questa volta la novità SantAngeloViva ha intercettato molti più consensi (1.238), ancora troppo pochi tuttavia per cambiare e dare fastidio alle “corazzate” del centrodestra. Male infine l’alleanza “moderata” fra Udc e la lista di Domenico Vitaloni, che non ha ottenuto consiglieri comunali. Il risultato ha anche evidenziato che un’ipotetica alleanza Cattaneo- Vitaloni-Lunghi non sarebbe andata molto lontano, questo almeno se ci si basa sui freddi numeri.
La tornata amministrativa del 2012 modifica il consiglio comunale. Se la maggioranza resta nelle mani di Crespi, in minoranza scompaiono il gruppo di Vitaloni (presente per due mandati, dal 2002) e la lista di estrema destra Forza nuova, approdata nel 2007 e che quest’anno non si è presentata all’esame degli elettori. Il nuovo consiglio comunale (composto da 16 consiglieri più il sindaco) è a “trazione” centrodestra (se si esclude la Lunghi); in base alle nuove normative, la maggioranza può contare su 11 consiglieri (più il sindaco), le minoranze invece ottengono comples-sivamente 5 rappresentanti: così impone la legge elettorale. E’ dunque evidente che Crespi può amministrare la città forte di una maggioranza decisamente ampia e che le minoranze ben difficilmente potranno “mandare sotto” il primo cittadino.
Vediamo, dunque, la composizione del nuovo consiglio. I consiglieri di maggioranza (in ordine alfabetico) sono Aldo Cafiso, Francesco Cerri, Eugenio Gino Ladiè (morto il 9 giugno, al suo posto Carlo Astorri), Roberto Milani, Peppino Pisati, Ezio Rana, Elena Rota, Mario Rusconi, Roberta Rusconi, Giovanni Sgualdi e Mario Vicini. A questi si aggiunge il sindaco. I cinque consiglieri di minoranza sono invece Rosita Sali, Paolo Cabrini, Maurizio Villa, Domenico Beccaria e Luisella Lunghi. Occorre segnalare che Sali e Cabrini sono entrati in sostituzione dei due consiglieri eletti nella lista Carlin: lo stesso Carlin e Domenico Monti (oltre a Maurizio Cerioli, secondo per preferenze nel suo gruppo), che hanno preferito fare un passo indietro per lasciare spazio ai giovani. Già definita anche la giunta. La novità più interessante è il nuovo vice sindaco, Ezio Rana, che prende il posto di Pisati. In molti ritengono che Rana (al quale sono state affidate le deleghe a bilancio e sport) stia “studiando” per proporsi come candidato sindaco nel 2017, quando Crespi non potrà ricandidarsi alla guida della città per il raggiungimento del “tetto” dei due mandati consecutivi. Pisati resta in giunta, con la delega all’ecologia. Nuovo anche l’assessore a istruzione e biblioteca: si tratta di Aldo Cafiso, una “vecchia conoscenza”, già assessore con Crespi e Carlin. Completano la squadra i confermati Gianni Sgualdi (lavori pubblici) e Gino Ladiè (servizi sociali, la delega è tornata al sindaco). Crespi ha già annunciato di voler concedere più spazio ai consiglieri comunali, in taluni casi affiancandoli agli assessori. Vedremo se realmente sarà così.
Il nuovo consiglio comunale (la seduta di insediamento si è tenuta giovedì 24 maggio al castello Bolognini) si presenta rinnovato rispetto a quello eletto nel 2007, specie per quanto riguarda le opposizioni. Escono consiglieri storici come Cristiano Devecchi (Lega nord, già vice sindaco nella giunta Carlin), Ugo Speziani (area centrosinistra, già assessore nella giunta Pasetti) e Domenico Vitaloni (fondatore nel 2002 della Lista civica Per Sant’Angelo, presente per due mandati), che pure il 6-7 maggio hanno ottenuto importanti consensi a livello personale. La legge elettorale, che garantisce molti consiglieri a chi vince e pochissimi a chi perde, tuttavia, non lascia scampo. Non sono stati rieletti, ma in questo caso a causa delle poche preferenze personali, nemmeno due importanti esponenti della scorsa maggioranza: l’assessore Fiorella Merli e il capogruppo Raffaele Maiorani.
Chiudiamo proprio con l’analisi delle preferenze. “Campione” assoluto è stato Domenico Monti (storico esponente socialista), che ne ha raccolte ben 174. Nella lista Carlin sono andati bene anche Maurizio Cerioli (102) e Rosita Sali, che con le sue 72 preferenze è risultata la donna più votata, al pari di Roberta Rusconi (lista Crespi). A proposito di lista Crespi: Rana ha raccolto 147 preferenze, Pisati (da sempre molto votato) 137, Sgualdi 102. Nella lista di Villa hanno conquistato successi personali Domenico Beccaria (114 preferenze) e Cristiano Devecchi (100). Tra i candidati di Luisella Lunghi, spicca Ugo Speziani, che ha raccolto ben 171 preferenze, risultando il secondo candidato più votato in assoluto. Nella lista Cattaneo, infine, è stato Domenico Vitaloni a ottenere il maggior numero di preferenze: 69.
Lorenzo Rinaldi
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