Il terremoto che ha violentemente scosso l’Emilia Romagna (nella foto una casa distrutta in Emilia) si è avvertito anche a Sant’Angelo. In particolare, martedì 29 maggio, nel corso della mattinata, si sono susseguite tre scosse. La prima, la più violenta (nell’epicentro magnitudo 5,8 scala Richter), si è avvertita attorno alle 9. La seconda, meno evidente, alle 11 circa. Piuttosto significativa infine la terza scossa, avvertita chiaramente al pari della prima anche a Sant’Angelo, registrata poco prima delle 13. In numerose località della Lombardia sono stati evacuati uffici e centri direzionali. A Sant’Angelo sono state sgomberate le scuole e nei giorni successivi sono state effettuate verifiche su alcuni edifici. Fortunatamente non si sono registrati danni
o infortuni a persone.
Non sono molti i terremoti di cui si ha notizia a Sant’Angelo nel corso dei secoli. Una spiegazione potrebbe essere legata alla carenza di forme di registrazione scritta di tali eventi. Indicazioni interessanti possono però essere ricavate dalle “Memorie del conte Marco Attendolo Bolognini”, un manoscritto degli avvenimenti verificatisi dal 1809 al 1868 a Sant’Angelo, custodito nell’archivio Bolognini. La prima annotazione risale al 13 marzo 1832: “Nella notte di questo giorno, verso le ore 4 dopo mezzanotte - scrive il conte - si è sentita una piuttosto forte scossa di terremoto”. La seconda annotazione è del 5 febbraio 1851: “Oggi verso le ore 10 si sentì una piccola scossa di terremoto proveniente da Levante a Ponente”. La terza annotazione del conte, infine, risale al 25 luglio 1855: “Ore 1 pomeridiana, sensibile ondulazione di terremoto”.
Altre informazioni possono essere ricavate dall’“Analisi storica dei terremoti nel Lodigiano”, redatta nell’ambito del Programma di previsione e prevenzione di protezione civile dalla Provincia di Lodi.
Questo lavoro elenca i terremoti che in diverse epoche storiche hanno interessato la Provincia di Lodi. I dati sono stati ricavati consultando il “Catalogo dei forti terremoti in Italia dal 463 a.C. al 1990 d.C.” redatto dall’Istituto nazionale di Geofisica. Tale ricerca ha permesso la raccolta e lo studio di tutti gli episodi registrati negli archivi di città e paesi. A Lodi sono segnalati 19 terremoti, a Codogno 7, a Casalpusterlengo 3, a Castiglione d’Adda uno, a Borghetto Lodigiano 2. A Sant’Angelo ne viene segnalato soltanto uno, il 23 marzo 1960, alle 23.08, epicentro Vallese, secondo grado scala Mercalli. E’ evidente che il numero dei terremoti nei diversi comuni del Lodigiano non coincide. La discrepanza nel numero di osservazioni è dovuta a diverse cause. Le principali sono due: la distribuzione geografica dei comuni e la difficoltà nel reperimento delle informazioni nei piccoli centri abitati, dovute soprattutto alla mancanza in passato di una struttura amministrativa che si occupasse della segnalazione e archiviazione dei terremoti.
Lorenzo Rinaldi
Antonio Saletta.