Rifiuti, Sant’Angelo con il “fiatone”
La raccolta differenziata stenta a decollare, siamo a fondo classifica.
Il Comune promette una “rivoluzione” tutte le novità nella rubrica "la Posta"



A Sant’Angelo la raccolta differenziata dei rifiuti stenta a decollare. Lo dice il “Rapporto 2011” dell’Osservatorio rifiuti della Provincia di Lodi. I dati riguardanti i 61 comuni lodigiani sono stati diffusi a fine 2012. Sull’ultimo numero de “Il Ponte” avevamo accennato ai risultati della ricerca, promettendo di tornare sull’argomento. Cosa che facciamo ora, con una precisazione: i dati sono relativi al periodo gennaio-dicembre 2011, ultimo anno preso in esame dall’Osservatorio rifiuti. Per avere il quadro del 2012, occorrerà attendere la seconda metà del 2013.

Il punto di partenza del nostro ragionamento sono i dati ufficiali dell’Osservatorio per gli anni 2011 e 2010. Il “Rapporto sulla produzione di rifiuti e sulla raccolta differenziata” parla chiaro: nel 2010 Sant’Angelo era al quart’ultimo posto della classifica dei comuni lodigiani con una percentuale di raccolta differenziata e rifiuti ingombranti recuperati pari al 49,66 per cento; nel 2011 Sant’Angelo ha recuperato solo una posizione (è quint’ultimo), con una percentuale del 50,58 per cento. Dietro Sant’Angelo, nel 2011, solo Montanaso, Camairago, Lodi e Borgo San Giovanni. La Regione Lombardia per l’anno 2011 aveva fissato un obiettivo minimo di raccolta differenziata del 60 per cento.

Facendo un passo indietro, tra il 2004 e il 2009 l’andamento della raccolta differenziata a Sant’Angelo è stato il seguente: 54,58 per cento nel 2004, 54,66 per cento nel 2005, 50,7 per cento nel 2006, 51,03 nel 2007, 48,66 nel 2008, 47,15 nel 2009.

Passiamo ora al capitolo dei costi. Il Comune di Sant’Angelo dal 2009 (anno dello scandalo collegato a Italia 90) non effettua più gare di appalto per l’assegnazione del servizio rifiuti. Il servizio viene affidato in via diretta ad Astem: non essendoci gara d’appalto, non ci può essere il ribasso, cioè lo sconto. E dunque i costi per la raccolta rifiuti sono cresciuti rispetto al periodo precedente al 2009. Nel 2010 (fonte Osservatorio rifiuti) il Comune ha sostenuto costi per 1 milione 590mila euro per il servizio: solo 910mila euro sono entrati nelle casse comunali attraverso la Tarsu pagata dai cittadini (copertura del costo totale pari al 57,3 per cento), questo significa che la quota rimanente è stata messa direttamente dal Comune. Nel 2010 il costo pro capite era di 119,75 euro, nel 2009 di 112,18 euro.

Nel 2011 il costo totale della raccolta rifiuti è stato di 1 milione 484mila euro: dai cittadini sono arrivati attraverso la Tarsu 981.788 euro (copertura del costo totale pari al 66,1 per cento), la parte restante è stata messa ancora dal Comune. Il costo pro capite della raccolta rifiuti per il 2011 a Sant’Angelo si è attestato a 112,55 euro (in calo rispetto al 2010); a Codogno è stato di 110,75 euro, a Casale 112,93 euro, a Lodi Vecchio 110,55 euro, a Lodi 146,13 euro.

La situazione di criticità della raccolta differenziata dei rifiuti è evidente e non contestabile, visto che ad attestarlo è una ricerca universalmente riconosciuta nel Lodigiano. Il Comune negli scorsi giorni però, attraverso una lettera inviata a “Il Ponte” (che pubblichiam nella rubrica "la Posta") promette una “rivoluzione”, con l’obiettivo di aumentare la percentuale di raccolta differenziata e offrire un buon servizio a costi contenuti. Le novità prospettate non sono di poco conto e incideranno direttamente sulle abitudini dei cittadini a partire dal prossimo primo aprile.

Lorenzo Rinaldi

IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano