Le lettere pubblicate nella Posta sono quelle che trattano argomenti di interesse generale, nelle quali si possano riconoscere le istanze della cittadinanza. Le lettere vanno inviate all’indirizzo mail info@ilpontenotizie.it o lasciate nella cassetta delle lettere di Via Monsignor Rizzi.
Scuola materna, serve libertà di scelta
ASono una mamma di un bambino che l’anno prossimo potrà essere iscritto alla scuola materna: con il pensiero ritorno a parecchi anni fa, quando ho dovuto iscrivere i suoi fratelli. Allora come oggi mi chiedo perché a Sant’Angelo non esista una scuola materna pubblica, di alta valenza formativa ed esente dal pagamento della retta. Mi guardo intorno e vedo anno dopo anno nascere la sopra citata scuola a Pieve Fissiraga, a Caselle Lurani, a Bargano, a Valera Fratta, a Marudo, a Casaletto Lodigiano, a San Colombano, anche a Lodi Vecchio, dove addirittura coesistono sia la pubblica che la privata da parecchio tempo.
Mi chiedo perché devo portare il mio bambino nei comuni limitrofi, non avendo qui a Sant’Angelo la possibilità di scelta di cui abbiamo diritto. Non mi si venga a dire che non ci sono i locali, perché ce ne sono in viale Montegrappa, all’interno della scuola elementare, e nel nuovo edificio di viale Europa (Pandini). Sono a conoscenza di un comitato genitori che ha raccolto molte firme per sostenere e portare a conoscenza di questo problema la cittadinanza: quindi è una necessità di molti. Non sembra opportuno e doveroso dare a tutti i cittadini che hanno firmato, una risposta pubblica?
Maria Caterina Mascheroni
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A chi serve veramente l’asilo pubblico?
BDa qualche giorno ho notato che la questione dell’asilo pubblico a Sant’Angelo è stata portata ad un livello di attenzione molto alto, con anche l’affissione di volantini e manifesti in tutto il paese.
Il comitato promotore sostiene la necessità di creare una scuola dell’infanzia comunale che si affianchi (sostituisca?) alle due private già presenti, in quanto ormai già più di mille persone lo hanno chiesto attraverso la raccolta firme ed inoltre, Sant’Angelo sarebbe l’unico paese con più di diecimila abitanti a non averla ancora e, per concludere, si punta il dito contro la concessione di finanziamenti comunali per le due scuole private presenti.
Mi sono posto qualche interrogativo per cercare di comprendere come mai il lavoro sin qui egregiamente svolto dalle due scuole dell’infanzia private di matrice Cattolica, sia stato così duramente messo in discussione, oltre che per comprendere quali potrebbero essere i reali benefici di una struttura pubblica nel nostro paese, tenendo in considerazione anche che le rette che attualmente si pagano per il servizio reso, sono di gran lunga inferiori a quelle di altre strutture analoghe del territorio per non parlare del milanese.
Se si prende in considerazione la questione dal punto di vista meramente economico, il discorso non sta in piedi, in quanto la creazione di una struttura che possa garantire un numero di posti adeguato, comporterebbe un ingente esborso finanziario da parte del comune, che inevitabilmente si tradurrebbe in un aumento della pressione fiscale a danno di tutte le famiglie del paese, anche quelle che data la loro situazione di difficoltà, dovrebbero trarre il maggiore beneficio da questo nuovo asilo.
Le sovvenzioni che ogni anno il comune garantisce alle due strutture private, se revocate a favore della nuova scuola, da sole non basterebbero a garantirne la sopravvivenza, senza contare che se si togliessero questi contributi agli asili esistenti si finirebbe per decretarne la chiusura, mettendo a rischio anche dei posti di lavoro preziosi per il paese; non credo sia il momento migliore per fare un’operazione di questo tipo...
Se invece si prende in considerazione la qualità del servizio svolto fin qui dalle due scuole private, credo che la critica possa considerarsi esaurita in queste due righe!!!!
Infine, se ci fosse una struttura pubblica gratuita, quali sarebbero i maggiori beneficiari? Indubbiamente le famiglie meno abbienti, anche se “l’abbienza” è sempre qualcosa di difficile verifica, d’altronde da sempre chi non dichiara tutto il reddito che percepisce (per costrizione o per volontà), ha un valore ISEE più basso di chi questa opzione non ce l’ha, ed inevitabilmente passa davanti nelle graduatorie.
A questo punto comincia a sorgermi qualche dubbio, a chi serve veramente l’asilo pubblico a Sant’Angelo?
Forse non è che a dare fastidio sia proprio quella matrice Cattolica che contraddistingue i due asili esistenti?
I dubbi cominciano lentamente a tramutarsi in certezze...
Sergio Ferrari.
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I valori educativi dello sport
Sempre più spesso si sente di allenatori sportivi inadeguati ed incapaci. La mia esperienza di mamma di un “giovanissimo 98” (calcio) è del tutto diversa e controcorrente. Per questo, mi sono sentita di scrivere queste poche righe di ringraziamento ai mister di mio figlio, Paolo e Luca Lazzati (S.Angelo calcio).
Li ringrazio, esprimendo loro la mia stima, per quello che hanno saputo dare, non solo a livello tecnico, ma anche “umano”.
E’ bellissimo, ma non facile, stare con gli adolescenti mantenendo calma, moderazione e pacatezza, insegnando loro sportività e rispetto degli altri e delle regole. Allo stesso modo, non è facile comunicare con i ragazzi in modo leale e corretto, usando una giusta dose di cordialità e di dovute distanze.
Sembra facile…
Un grazie di cuore per un anno di calcio sereno, per un anno di crescita, per un anno di sport vero.
Un grazie sincero ai dirigenti del settore giovanile S.Angelo Calcio.
Jana Arrigoni.
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Nuova raccolta rifiuti: e il verde?
Gentile redazione del “Ponte”, riguardo la nuova tipologia di raccolta rifiuti, vorrei segnalare che ancora una volta, non è presente nelle iniziative la raccolta del verde.
Si poteva pensare di agevolare i cittadini, almeno per la stagione estiva, con punti di raccolta nelle varie zone, evitando loro continui spostamenti per recarsi alla piazzola ecologica, a volte solo con pochi rami secchi e foglie, che comunque non vengono contemplati con altri rifiuti. Perché non venire incontro alle famiglie anche in questo senso? E non solo cambiando i giorni della raccolta e togliendo una volta il secco, che poi è quello che puzza di più. Grazie per l’attenzione
Lettera firmata.
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