Mancano cinque minuti alle 19 di domenica 29 settembre e la nostra mostra sta per chiudere i battenti. Due anziani coniugi milanesi, fuori tempo massimo per la visita ai musei del castello, si consolano con le fotografie su Sant’Angelo e ne escono entusiasti. Lei innamorata della poesia che emana da un Lambro catturato sotto la luce rosa dell’alba, lui avido di informazioni sui rossi mattoni della cascina Musella…
Una degna conclusione per la due giorni di esposizione nata dal concorso fotografico organizzato dalla Società della Porta che ha visto passare circa 400 visitatori nella sala Lydia del Castello Bolognini.
“Sant’Angelo oggi: i luoghi, le usanze, le persone” era il titolo del concorso ben rappresentato da cinquanta fotografie che hanno indagato le diverse anime del paese spaziando da suggestivi paesaggi a immagini di vita comune, dalla valorizzazione di luoghi e monumenti alla rappresentazione della nostra socialità, cogliendo così appieno il significato di questa iniziativa.
Volevamo infatti che il concorso e la mostra offrissero al pubblico, attraverso lo sguardo indagatore della fotografia, punti di vista originali, momenti di scoperta e spunti di riflessione, contribuendo, con le immagini, ad arricchire la memoria storica della nostra comunità.
Era, in un certo senso, una sfida: siamo nell’epoca delle immagini, aveva senso proporre una mostra di fotografie quando ce ne sono centinaia presenti nelle memorie dei nostri cellulari, dei tablet, dei computer?

La risposta forse è proprio lì: quelle fotografie sono perse nel mondo immateriale dei gadget tecnologici, sono guardate superficialmente e spesso dimenticate. Davanti ad una stampa invece l’osservatore si prende più tempo, valuta la fotografia nel suo complesso, poi cerca i particolari, i dettagli, lasciandosi colpire nella sua sensibilità e nelle emozioni.
Un processo che abbiamo notato anche nei nostri visitatori che, invitati a votare la foto più bella, giravano più volte per la sala con la scheda in mano, indecisi tra una foto che schiudeva un ricordo e un’altra che li colpiva particolarmente, dispiaciuti di poterne votare una soltanto…
Non meno facile è stato il compito della giuria alla quale abbiamo affidato il compito di analizzare le fotografie da un punto di vista professionale, nella ricerca di una sintesi tra tecnica e creatività.
Per valutare i lavori e aggiudicare i premi in denaro abbiamo riunito esperti del settore e membri della nostra associazione: Emilio Battaini, Rina Daccò, Simona Malattia, Angelo Pozzi, Ilario Scotti e Danilo Selmi.

La giuria tecnica ha assegnato il premio per la miglior fotografia in bianco e nero a Alessia Altrocchi di Sant’Angelo per la fotografia “Incontri all’ombra del vicolo” con la seguente motivazione: “La fotografia cattura uno dei momenti di socialità tipici della nostra tradizione. L’autore con maestria ha colto il contrasto fra luci e ombre, elemento che dona grande fascino allo scatto”.
A Marcello Filaretti di Castiraga Vidardo è invece andato il premio per la miglior foto a colori. Il lavoro, dal titolo “Sant’Angelo che cambia” è stato premiato con la seguente motivazione: “La fotografia coglie in pieno l’evoluzione in atto nel nostro paese, descrivendo in immagini la metamorfosi del tessuto socioeconomico. Significativo l’abbinamento fra una vetrina di un negozio etnico e due anziani santangiolini, baluardo della tradizione”.
Anche il pubblico che ha visitato la mostra era invitato ad esprimere la propria preferenza. Il premio della giuria popolare (un attestato e il dono di 3 volumi editi dalla Società della Porta) è quindi stato assegnato alla santangiolina Ester Parra con la fotografia “Inverno Ranera” che ha raccolto 31 voti su un totale di 333 voti espressi.
Molti gli apprezzamenti giunti dal pubblico che ha gradito l’idea del concorso e l’allestimento della mostra. A nostra volta vogliamo esprimere il nostro ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato con noi in questo progetto: ai fotoamatori che hanno aderito alla proposta, ai giurati e a chi ci ha dato, in varie forme, il proprio supporto (Foto Miro, Africa Chiama, Fiorista Fantasie).
Giancarlo Belloni.