UUn bel pomeriggio, quello di domenica 10 novembre, emozionante, allegro, delicato: si è parlato di donne (e non solo), di scrittura, di cultura, di vita quotidiana.
La decima edizione del concorso “Lella Razza” ha visto (come da alcuni anni a questa parte) la partecipazione di scrittrici e scrittori provenienti da tutta Italia: complimenti quindi, ancora una volta, all’associazione Donne e Donne che ha riproposto con il solito contagioso entusiasmo e l’accurata organizzazione questo incontro per ricordare una delle fondatrici del sodalizio, una donna, insegnante attenta, mamma premurosa e amica sincera che ha lasciato traccia intensa della sua purtroppo breve esistenza.
Come ha sottolineato Danila Baldo, storica presidente dell’associazione, si tratta di un concorso di “scrittura creativa” a cui partecipano tutte le persone che sentono il desiderio e l’esigenza di esprimersi attraverso la scrittura e si cimentano nella poesia o nella narrativa. Era infatti uno dei progetti di Lella, quello di favorire e incoraggiare l’uso della scrittura come un modo per lasciare traccia scritta della propria esperienza di vita, per avere una visione più chiara di ciò che si è e si desidera.
Con il poeta Angelo Colucci, l’architetta Emanuela Garibaldi, il professore Enzo Sacco e Raffaella Sali, libera professionista, ho fatto parte della giuria che, per scelta di Donne e Donne, cambia ogni anno; devo dire che è stata un’esperienza del tutto nuova e molto interessante soprattutto quando, noi giurati, ci siamo conosciuti e incontrati per “mettere insieme” le nostre valutazioni! Un bel lavoro di squadra!
Il tema proposto per questa edizione è stato “Donne Diverse”: tema aperto a una vastissima gamma di interpretazioni dove creatività e originalità potevano davvero trovare ampi spazi di espressione.
Per la prima volta, il primo premio della Sezione Poesia è stata assegnato ex aequo a “Nadia” di Rosarita Ugolini (Rimini) e a “Nata due volte” di Leonarda Giacalone (Erice - TP); seconda classificata “Madre del tempo” di Daniela Gregorini (Ponte Sasso di Fano - PU); terza “Dell’amore, l’incanto” di Carla Noro (Vicenza). Il tema della diversità in questi componimenti poetici è declinato con quello dell’amore che si dona e che si riceve; che dà coraggio nelle scelte difficili; l’amore potente che libera, l’amore passato che a volte si rimpiange.
“Emma” di Rossella Melotti (Como) si è aggiudicata il primo premio assoluto nella Sezione Narrativa: l’autrice ha avuto la bella sorpresa di vincere per due anni consecutivi (l’anno scorso con il racconto “Filerina”). Rossella, domenica, era naturalmente raggiante! E’ stata brava nel dipingere, con una scrittura asciutta, densa e incisiva, il ritratto schietto e nitido di una senza tetto ai margini della cosiddetta normalità.
Seconda classificata “Io e Girandola” di Francesca Torresani (Cavacurta - LO), una bella riflessione sulla diversità vista come un insieme di colori da apprezzare e coltivare fin da piccoli; terzo posto per “Come farfalle d’autunno” di Maria Grazia Distefano (Acicatena), il racconto di una donna che, a tu per tu con il ricordo del suo primo grande e sofferto amore, ha trovato a fatica, lottando e superando grandi difficoltà, la sua maturità.
Ai primi posti è andato un premio in denaro, agli altri targhe, attestati e pubblicazioni sulla rivista del settore “Il club degli Autori” e sui siti internet www.ilclub.it e ai partecipanti finalisti (dal 4° al 10° posto) diplomi e pubblicazioni. Molti di loro erano presenti e alcuni hanno voluto leggere la loro opera: in questo modo hanno contribuito a rendere ancora più conviviale e amichevole il clima dell’incontro allietato dagli intermezzi musicali del sassofonista Lorenzo Rota che ha regalato jazzistiche emozioni, un po’ “diverse” dal solito!
Bravissimi, come sempre, gli attori del Teatro dell’Improbabile che hanno saputo recitare poesie e racconti con maestria ed eleganza di interpretazione.
Chicca finale di un pomeriggio certamente diverso, all’insegna delle donne, della letteratura, dell’amicizia, del ricordo …alcuni assaggi della Cucina Buona di Marina e Piera, perché l’arte e l’amore delle donne si esprimono anche con la cura del cibo che fa bene.
Appuntamento quindi all’anno prossimo ...a Castiraga Vidardo dove Lella Razza ha abitato e vissuto. A breve la pubblicazione delle opere concorrenti, dei giudizi della giuria e delle foto in www.donneedonne.it.
Luisella Lunghi componente giuria 2013.
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