Scaffale


In questa rubrica vengono recensite le pubblicazioni in cui viene citata la nostra borgata, giunte in redazione o di cui siamo a conoscenza.

CASTELLI, ROCCHE E TORRI
Storia delle fortificazioni tra Lambro, Adda e Po

È con grande piacere che ci soffermiamo su uno splendido volume realizzato dalla Fondazione Banca Popolare di Lodi e da Bolis Edizioni, dal titolo Castelli, rocche e torri. Storia delle fortificazioni tra Lambro, Adda e Po. Di grande formato (25x28,5), 250 pagine, con rilegatura di pregio, la pubblicazione si presenta come un sussidio prezioso ed esauriente sulla storia delle fortificazioni del territorio, situate “tra la riva destra dell’Adda, e le rive sinistre del Lambro e del Po”.
Autore del testo Ferruccio Pallavera, che con quello stile letterario che lo contraddistingue, dotto e vivace allo stesso tempo, si addentra nella ricostruzione storico-artistica dei 16 castelli meglio conservati del territorio, con indagini approfondite sulla genesi che ha portato agli insediamenti nei luoghi allora strategici per la difesa delle nostre borgate.
Un posto di rilievo è riservato al nostro castello Morando Bolognini al quale sono dedicate ben 18 pagine del libro, castello che Pallavera definisce “Uno dei più belli, uno dei meno conosciuti”. Corredano le pagine del castello Bolognini, così come quelle di tutto il volume, le splendide immagini a colori realizzate da Antonio Mazza, alcune a tutta pagina, inquadrature di grande suggestione in cui la professionalità e la sensibiltà del fotografo sanno cogliere scorci e inediti particolari.
Di interesse l’appendice al volume intitolata “Sulle tracce dei settanta castelli scomparsi”, in cui Pallavera compie un viaggio ideale nel territorio lodigiano alla scoperta delle rocche e fortificazioni quasi tutte scomparse.
Da leggere la prefazione al volume a firma dello storico medievista Marco Meschini, che disquisisce sull’immagine del cavaliere nel Medioevo e sulle ragioni che hanno portato alla costruzione e alla struttura dei castelli fino ad inglobarli all’interno delle città.
Dopo la presentazione ufficiale avvenuta a Lodi il 9 novembre scorso, nei prossimi mesi è prevista la presentazione del volume anche a Sant’Angelo, sarà possibile così contribuire alla finalità benefica della Fondazione Bpl, essendo i proventi del libro (offerta minima di 15 euro) devoluti all’associazione lodigiana Progetto insieme.

 

L’architettura e il paesaggio nei film di Pier Paolo Pasolini, ecco un sorprendente lato delle sue opere cinematografiche che viene analizzato e illustrato, da par suo, dal pavese Vittorio Prina nel saggio Pier Paolo Pasolini, Teorema. I luoghi: paesaggio e architettura, libro edito da Maggioli Editore. La geografia in un film può sembare, talvolta, un aspetto secondario, ma nei grandi registi, e Pasolini lo è stato, questa particolarità assume un’importanza determinante, una sorta di spina dorsale del film. L’autore del saggio compie un’indagine sui film Teorema e Edipo Re, girati nel 1967 e 1968, «in cui i luoghi e gli edifici sono disposti per la maggior parte lungo due assi stradali […] tracciando con la macchina da presa, il simbolo religioso della croce, cardo e decumano». In questi itinerari Prina descrive scorci ed edifici (anche nelle sequenze in cui appare Sant’Angelo) cogliendone le trasformazioni urbanistiche e architettoniche avvenute nel corso degli anni.

ARCHIVIO STORICO LODIGIANO

Dal 1881, anno della sua fondazione, le pubblicazioni dell’Archivio Storico Lodigiano sono state fonte inesauribile di notizie riguardanti la nostra borgata. Non si smentisce il volume dell’annata 2011 (476 pagine) dedicato al periodo del Risorgimento, in occasione della celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Nel libro non poteva mancare un saggio su Giovanni Battista Sommariva, in cui Clotilde Fino, ormai assunta, a pieno titolo, a indagare sugli aspetti meno conosciuti del nostro concittadino, racconta dell’amicizia, fino ad ora ignorata, tra il Sommariva e il lodigiano Saverio Griffini tra i protagonisti del Risorgimento lombardo. Di interesse il capitolo a firma di Alice Vergnaghi «Le lodigiane sulle barricate: il contributo delle donne al Risorgimento», saggio in cui emerge la figura di Luisa Attendolo Bolognini nata a Sant’Angelo nel 1840, che l’autrice definisce “…paragonabile ad Anita Garibaldi per la devozione con la quale seguì il proprio uomo in battaglia e a Cristina di Belgioioso per le doti che le permisero di organizzare ospedali da campo durante la campagne garibaldine”. La giovane sposò il pavese Biagio Perduca trasferendosi a Pavia dove diventò amica di Adelaide Cairoli. Quando il marito si arruolò come volontario in una compagnia garibaldina, Luisa non lo abbandonò e lo seguì impegnandosi attivamente nell’organizzazione sanitaria dell’esercito inaugurando la figura della “crocerossina”. In seguito dovette affrontare la sofferenza della malattia del marito, ferito durante la battaglia di Calatafimi.
Luisa Bolognini morì a Pavia il 13 febbraio 1931.

IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano