La “Nuova Era” di Alice Busnelli



Non è il “Paese delle Meraviglie”, quello dell’Alice in questione, ma un medioevo postmoderno, forse meno edulcorato e altrettanto fantastico quanto i riferimenti presi a modello, filmici o letterari che siano.
E lei, Alice Busnelli, studentessa di Sant’Angelo alla fine delle superiori, pare non voler nemmeno fregiarsi del titolo transitorio di aspirante scrittrice, dal momento in cui la sua urgenza espressiva è già un poderoso tomo di più che ottocento pagine, a concretizzarne le aspirazioni in un libro pubblicato dalla pavese Eumeswil nel 2012, dal titolo “Nuova Era”.
Un’opera prima, che azzarderemmo anche quale debutto di genere per una nicchia appassionata, ma che pur stupisce ancor di più per la fervida immaginazione della giovane, a tessere le trame di una vicenda dall’alone epico, mai così lontano, ma nemmeno così tanto vicino da esser considerabile al tempo presente, pur essendo ambientata nel 2014. Era un futuro prossimo e ormai ci siamo, ma ad incantarci allora non è la sua contemporaneità, quanto piuttosto uno spazio alternativo che vede l’ambientazione in un universo parallelo, vorace di ogni elemento descrittivo dell’oggi a disegnare la retromania del domani, geografia dell’immaginario o fantageografia di un mondo a sé. Un fantasy fantascientifico, potremmo quindi affermare, neppure sì medievalista come potrebbe prevedere la tradizione, ma altrimenti a posteriori di un’attualità sempre così ancestrale da riportarci a narrazioni mitiche e codici linguistici da storia orale, questo sì secondo i canoni del genere. E come quel “..tanto tempo fa in una galassia lontana..” con cui ci piace ricordare l’incipit narrativo dell’imponente saga cinematografica di “Guerre Stellari” (ma anche molti “anime” giapponesi anni ’80, fino alla più attuale trasposizione in animazione digitale del pirata spaziale Capitan Harlock) così Alice si infila in questi interstizi dell’ “Altrove” e paga il suo tributo generazionale non soltanto alla filmografia del maghetto di Hogwarts, “Harry Potter” (o alle pur “gigantesche riduzioni” cinematografiche del fantasy per eccellenza che è “Il Signore degli Anelli”) ma anche al colossale “Avatar” e agli umori culturali generatisi di conseguenza. E qui, in un gioco letterario piacevolmente assecondato, in ballo c’è una Guerra Australe tra la stirpe degli Umani e gli Alchimisti: tra questi, Adalis, fanciulla amica degli Umani, e il sanguinario leader di una setta con propositi di distruzione atomica che forse l’Amore condurrà sulla retta via. Un intreccio forse un po’ “classico” per i nostri eroi, ma anche una personale passione per il viaggio (interessanti i riferimenti a New York), buona predisposizione alla ricerca virtuale (molti dettagli, marche, riferimenti pop) e la testimonianza di una grande passione di scrivere per Alice.
Che di questi tempi, non è poco….
Matteo Fratti

 

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