Giornalista anch’io: 1° Classificato Scuola Superiore

Verso una nuova società, verso stili di vita alternativi
Vivere più semplicemente, per permettere agli altri semplicemente di vivere
Il cambiamento, non è poi così difficile, basta volerlo


In questi ultimi anni ci si sta rendendo conto di come la nostra società, sempre più consumistica, ci abbia ormai imposto uno stile di vita frenetico, basato sulla volontà di possedere e di accumulare. Siamo costantemente bombardati da informazioni riguardanti l’andamento della società, dell’economia, analizzate e messe a confronto con altre realtà sociali, in nome del progresso e di quella che dovrebbe essere una crescita costante. Anche la recente crisi finanziaria ed economica impone di saper leggere, in tutta la sua complessità, il messaggio che la crisi porta con sé: quello dell’insostenibilità di una forma di vita tutta centrata sull’incentivazione del consumo ad ogni costo, anche al di là delle reali possibilità delle persone e delle comunità. Proprio per questo si stanno cercando di adottare, su ogni territorio, politiche agricole, energetiche, urbanistiche, economiche e sanitarie ispirate a una visione unitaria ed olistica, cioè fondata su un modello di sviluppo distribuito, ovvero caratterizzato da tecnologie ad alta intensità di lavoro e a bassa intensità di capitali e di speculazioni. È solo andando in questa direzione che la nostra società potrà superare l’attuale consumismo ed entrare in un’ottica nuova aprendo le porte alla green economy, cioè “all’economia verde”. Si tratta di una nuova economia fondata non più su un modello energetico centralizzato ma distribuito, basato sull’utilizzo di fonti rinnovabili, capace di offrire gli stessi beni e servizi nel rispetto dell’ambiente e della vita umana. In questa prospettiva diviene, quindi, fondamentale rafforzare la qualità e la sicurezza dell’alimentazione, vale a dire la sicurezza di avere cibo a sufficienza per vivere e la certezza di consumare cibo sano e acqua potabile, garantendo un’alimentazione sana e soprattutto di qualità a tutti gli esseri umani al fine, da un lato, di eliminare la fame, che grava ancora su un numero elevato di persone, e dall’altro, di prevenire le malattie della nostra epoca, quali obesità, patologie cardio-vascolari e tumori. Ma per concretizzare tutto ciò è necessario, in primis, cambiare la nostra mentalità, a partire da una buona educazione che porti a perseguire stili di vita alternativi, perché nessun provvedimento frutto della logica consumistica potrà essere risolutivo. Al contrario dovranno essere adottati comportamenti volti ad agire concretamente sulla genesi del problema quali: la preservazione della bio-diversità, la valorizzazione delle proprie tradizioni alimentari iniziando a considerarle parte della propria cultura, l’utilizzo di internet e delle nuove tecnologie per un’efficiente comunicazione globale, l’adozione di strumenti di innovazione come le biotecnologie per garantire la disponibilità di cibo e di acqua potabile, l’assicurazione di nuove fonti alimentari nelle aree del mondo dove l’agricoltura non è sviluppata o è minacciata dalla desertificazione dei terreni e delle foreste, la prevalenza degli slow food rispetto ai fast food, la gestione di un ciclo virtuoso dei prodotti al fine di considerare il rifiuto una risorsa, cioè un prodotto in grado di creare ancora valore e ricchezza. Sono proprio questi, quindi, i temi della nostra società contemporanea di cui tutti devono aver conoscenza ed essere in grado di sviluppare il proprio senso critico, perché si parla di temi di grande rilevanza che verranno affrontati anche dall’EXPO, cioè dall’Esposizione Universale del 2015, il cui motto è “Nutrire il pianeta - Energia per la vita”.
Salvaguardare l’ambiente e, di conseguenza, tutti gli esseri che lo abitano, diventa, infatti, non più una scelta ma una necessità alla quale non ci si può più sottrarre e agire con indifferenza, perché non possiamo distruggere il bene più grande e insostituibile che ci è stato donato: il nostro Pianeta.

Valentina Scuderi

LE MOTIVAZIONI DEL PREMIO

Ben argomentato, soprattutto nella parte che riguarda l’economia verde. L’articolo scritto da Valentina Scuderi del Maffeo Vegio mette in relazione la crisi economica all’insostenibile peso di una società completamente incentrata sul consumo. La studentessa si concentra successivamente sul tema centrale dell’Expo, l’alimentazione, cercando - con stile conciso e senza fronzoli – di considerarne gli aspetti correlati (la disponibilità di cibo, le malattie ad esso legate). Completa e ben organizzata la seconda parte dell’articolo, con una riflessione sulla necessità di cambiare la mentalità del futuro.