Scuola, in 1800 tornano sui banchi

La popolazione straniera rimane elevata, soprattutto per materne ed elementari.
Il Comune prevede una spesa di 800mila euro, ma i soldi ci sono solo sulla carta


Oltre 1800 studenti santangiolini all’appuntamento con la prima campanella. Secondo i dati contenuti nel Piano diritto allo studio approvato a luglio dal Comune di Sant’Angelo la popolazione scolastica per l’anno scolastico 2014/2015 ammonta a 1821 ragazzi, in leggero calo rispetto allo scorso anno. I numeri, tuttavia, possono essere soggetti a qualche lieve variazione in concomitanza con l’avvio dell’anno scolastico e dunque, a grandi linee, è possibile affermare che il monte complessivo degli studenti non si discosta molto rispetto a un anno fa.
Per l’anno scolastico appena iniziato il Comune ha previsto, almeno sulla carta, una spesa di 802.969 euro (erano 883.352 nel 2013/2014 e oltre 1 milione nel 2012/2013). Lo stanziamento è però solo ipotetico, viste le sbandierate difficoltà di bilancio del municipio, i vincoli del Patto di stabilità e soprattutto alla luce di quanto successo lo scorso anno, con la doccia fredda dei ritardi sul versamento dei contributi alle singole direzioni didattiche. Un problema, quest’ultimo, che ha avuto ricadute pratiche su famiglie e studenti e che “Il Ponte” ha denunciato in maniera energica.
Il Piano diritto allo studio si apre con una relazione sullo stato dell’arte. Il Comune sottolinea la “positiva esperienza” del primo anno di vita dei due istituti comprensivi Collodi e Morzenti. “Passando alle criticità - si legge nel Piano - è necessario partire dalla situazione di complessiva sofferenza della finanza pubblica. Se da un lato sono aumentate le necessità in campo educativo e, più in generale, in campo sociale, dall’altro, invece, sono diminuite le entrate economiche per sostenerle. In questo contesto abbiamo tentato di razionalizzare, anche se con difficoltà notevoli, gli interventi sulla scuola riuscendo tuttavia a garantire alcune tipologie di servizi ritenuti prioritari. Verranno garantiti i servizi di mensa, trasporto, pre-scuola e assistenza ad personam”.
La popolazione scolastica, come detto, è di 1821 studenti, in calo rispetto ai 1837 di un anno fa. Si tratta di numeri desunti dalle iscrizioni delle famiglie. Negli ultimi dieci anni il picco di iscrizioni si è raggiunto nel 2007/2008: 1846 alunni dalla scuola dell’infanzia all’istituto superiore Pandini. Per l’anno scolastico 2014/2015 gli iscritti alla scuola dell’infanzia sono 314, quelli alla scuola primaria 577, quelli alla scuola secondaria 527 e quelli all’istituto superiore Pandini 403. Gli alunni stranieri in totale sono 419 e raggiungono il 40 per cento degli iscritti alla materna Vigorelli, il 22,68 per cento alla materna Cabrini, il 38,63 per cento alla primaria Collodi, il 28,87 per cento alla primaria Morzenti, il 27,6 per cento alla secondaria di viale Montegrappa, il 17,01 per cento alla secondaria di via Bracchi e il 7,44 per cento al Pandini. Numeri legati alla distribuzione territoriale delle famiglie straniere nel nostro comune. In generale, la presenza di alunni stranieri nelle nostre scuole è massiccia - specie alle elementari - e dunque è necessario che il Comune stia realmente vicino (non solo a parole) al mondo della scuola e ai docenti, che sono in prima linea ad affrontare il tema dell’integrazione e i tanti problemi ad esso connessi.
Il servizio mensa vede al momento circa 480 alunni iscritti. Tra le regole per l’ammissione c’è quella di essere in regola con i pagamenti precedenti: un aspetto significativo, visto l’elevato tasso di morosità registrato negli scorsi anni. Il servizio di trasporto per la scuola primaria vede invece circa 65 iscritti. Quanto al pre-scuola per le primarie, le iscrizioni sono una sessantina (numero però suscettibile di variazioni) e il contributo a carico delle famiglie è di 120 euro annuali, senza la previsione di agevolazioni.
Le due scuole dell’infanzia paritarie dovrebbero ricevere in base alla convenzione con il Comune 204.950 euro: 127.169 euro alla Cabrini e 77.780 alla Vigorelli. A questi si aggiungono 16.500 euro per l’inserimento di bambini disabili e per progetti particolari legati al disagio. Nel Piano non c’è invece traccia dell’ipotesi di aprire una scuola dell’infanzia pubblica, tema dibattuto da tempo e che sul quale il comune si era impegnato a una riflessione.
A chiudere il documento del Comune una postilla, che è tuttavia fondamentale: “L’approvazione del Piano diritto allo studio non comporta l’automatica copertura finanziaria e i relativi impegni di spesa. Ogni singola spesa dovrà essere preventivamente concordata con l’Ufficio pubblica istruzione del Comune che provvederà, secondo le disponibilità di bilancio, all’assunzione dell’impegno di spesa e al relativo atto di determinazione. Solo a questo punto le scuole saranno autorizzate alla spesa”.
L. R.

 


IL PONTE - foglio dinformazione locale di SantAngelo Lodigiano