San Rocco dà il via alle feste di settembre
che salutano l’estate che non c’è stata


Complice un caldo sole settembrino che si è guadagnato una tregua in questa estate un po’ bretone, i barasini si sono potuti godere in serenità la Sagra di San Rocco, la festa rionale più vivace di Sant’Angelo, che anche quest’anno non si è smentita.
A fare da traino alla festa sono state ovviamente le iniziative religiose dedicate al santo di Montpellier, uno dei più venerati in Europa, che nel rione viene tradizionalmente festeggiato la prima domenica di settembre.
Attorno a questo fulcro sacro, che trova la sua massima espressione nelle celebrazioni liturgiche della domenica, dalla messa alla grande processione, si sono sviluppate le molteplici iniziative che hanno dato il senso comunitario a questa festa ancora oggi molto sentita.
Diverse sono state le occasioni di incontro e divertimento offerte alla città. Il cuore pulsante della festa è stato l’oratorio, ma, come da diversi anni a questa parte, il quartiere intero ha partecipato entusiasta all’evento: attivi per la festa erano anche gli esercizi di Viale Monte Grappa e il gruppo che in piazza Vittorio Emanuele ha organizzato ben due serate.

Ovunque tanta gente che ha apprezzato le diverse iniziative. In oratorio è sempre un successo la grigliata (specie quella del lunedì amata dai più tradizionalisti) e affollata come al solito è stata la pesca di beneficenza. Gran divertimento invece in piazza Vittorio Emanuele allo spettacolo canoro come pure, con qualche commozione in più, alla sfilata di vecchi abiti da sposa indossati da figlie e nipoti delle titolari.
E poi ancora le bancarelle e il mercatino dei bambini, la mostra fotografica (lavoro meritorio di Donne & Donne, in particolare di Piera Negri, che da anni raccoglie e cataloga le fotografie del nostro passato e che ha costruito nel tempo un archivio imperdibile), il torneo di scala 40, la magia delle lanterne cinesi rigorosamente bianche e rosse lanciate dopo la processione. E ancora le case addobbate a festa e le torte fatte in casa, sia le prime che le seconde, messe a concorso. E ancora, tanta musica...
Quella di Borgo San Rocco è stata la prima delle feste che Sant’Angelo ha messo in campo per salutare l’estate.
Subito dopo, la seconda domenica di settembre, è toccato a Maiano che è andato a festa con la Sagra di Santo Stefano. In città poi, sabato 13 settembre si è affiancata l’innovativa notte bianca di fine estate. In una splendida cornice che nulla aveva da invidiare a più blasonati borghi, guidati dalla torre mastra sapientemente illuminata, non si poteva non essere attratti verso il castello Bolognini, sotto le cui mura si dipanava la festa. Anche qui la tanta gente che ha occupato le piazze sedi dei vari eventi - piazza Vittorio Emanuele, piazza Libertà, piazza Caduti, piazza Duca degli Abruzzi, piazza Mercato della Frutta - ha premiato gli sforzi degli organizzatori.
Ma Sant’Angelo non sarà ancora pronta per affrontare l’autunno se non concluderà il suo ciclo di sagre. Il 21 settembre tocca a Borgo San Martino che festeggia la Madonna Addolorata e si finirà con Borgo Santa Maria la prima domenica di ottobre con la “Vittoria”, cioè la festa della Madonna del Rosario.
Festa che, come l’Epifania, tutte le feste le porta via… almeno a Sant’Angelo.
Giancarlo Belloni

 

 

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