Rifiuti, rivoluzione all’orizzonte



Dopo anni di annunci, attese, fughe in avanti e marce indietro, sembra davvero essere arrivato il momento della partenza di Sogir, la società pubblica che in provincia di Lodi si occuperà della raccolta dei rifiuti. Alcuni giorni fa il sindaco di Lodi, Simone Uggetti, ha ufficializzato che l’attività dovrebbe partire nel primo semestre 2015 con i comuni che per primi aderiranno all’iniziativa. Tra questi dovrebbe esserci Sant’Angelo, i cui amministratori da almeno cinque-sei anni, cioè dall’esplosione nel 2009 del caso Italia 90, chiedono che sia una società pubblica - partecipata dai comuni - a gestire la raccolta rifiuti.
I ritardi di Sogir, complice anche la tornata amministrativa del 2014 che ha visto le elezioni comunali in circa cinquanta centri lodigiani, sono in qualche modo ricaduti sulle spalle dei contribuenti. Sicuramente su quelli di Sant’Angelo. In attesa che decollasse la società pubblica, infatti, il Comune di Sant’Angelo ha proseguito nell’affidamento del servizio di raccolta rifiuti in via diretta all’Astem di Lodi, municipalizzata di cui detiene una piccola quota. L’affidamento diretto è stato più volte motivato dai nostri amministratori come una scelta di prudenza, dettata dal fatto che la “partita” Italia 90 non è ancora completamente archiviata in sede giudiziaria. Va però detto che scegliendo l’affidamento diretto del servizio, il Comune ha scartato la strada - alternativa e comunque legittima - della gara d’appalto: dunque si è precluso la possibilità di ottenere uno sconto sulla base d’asta.
Il risultato? Il costo della raccolta rifiuti a Sant’Angelo negli ultimi anni è stato molto elevato e la maggiore spesa è stata scaricata sui cittadini. Ciò è avvenuto in due modi: attraverso aumenti della tassa rifiuti e tramite maggiori spese a carico del Comune e dunque dei santangiolini tutti.
L’ultima riflessione, in attesa che Sogir diventi operativa, riguarda la pulizia della nostra città. E’ sotto gli occhi di tutti che la raccolta differenziata abbia problemi enormi in alcuni quartieri. Le regole vengono giornalmente disattese e la quantità di rifiuti non regolari è sempre elevata: basta fare un giro per le strade di Sant’Angelo in alcuni giorni per accorgersene. La colpa, ovviamente, è principalmente da addossare a quei cittadini che non rispettano le regole della normale convivenza. E su questo punto siamo sempre stati molto chiari. Così come abbiamo però sempre detto che il Comune fa ancora troppo poco per contrastare e sanzionare il mancato rispetto delle regole. Quanto agli incentivi per chi le regole le rispetta, nemmeno l’ombra.
Pochi mesi fa, infine, rispondendo ai dati dell’Osservatorio rifiuti della Provincia pubblicati puntualmente da “Il Ponte”, i nostri amministratori hanno poi affermato che la situazione in città sta migliorando e la percentuale di raccolta differenziata è in aumento. Non abbiamo motivo per non crederci. Ma, visto che ci è sempre stato detto che se fosse aumentata la raccolta differenziata i costi di smaltimento per il Comune sarebbero scesi, ci chiediamo perché le famiglie santangioline non hanno visto tradursi in un abbassamento della tassa rifiuti i “brillanti” risultati sul fronte della differenziata...
Lorenzo Rinaldi

IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano