Sessant’anni della “nuova casa” dei pompieri volontari santangiolini
di Marco Danelli


“Per i Vigili del Fuoco e per i santangiolini, non deve passare sotto silenzio l’anniversario di un evento tanto atteso: l’inaugurazione avvenuta sessant’anni fa della loro nuova caserma.
È il 7 novembre 1954 quando i “pompieri” lasciano la vecchia caserma situata nell’ex orfanotrofio San Giuseppe di Piazza Delmati, “la curte dei pumpieri”, per trasferirsi nella “nuova casa” situata in via Mazzini, all’incrocio tra la statale Pavia-Orzinuovi e la provinciale Sant’Angelo-San Colombano.


Il pubblico all’inaugurazione della nuova caserma con il Corpo Bandistico,
e sulla destra, in divisa, il comandante del distaccamento Battista Pasetti.

Definita per la sua funzionalità “caserma pilota del 14° distaccamento provinciale di Milano”, il complesso sorge su un’area di 2400 mq. messa a disposizione, con una decisione lungimirante, dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Domenico Savarè, mentre la realizzazione, a carico dell’Amministrazione Provinciale, si aggira sui cinquanta milioni di lire.
Alla cerimonia di inaugurazione, intervengono il vescovo di Lodi mons. Tarcisio Vincenzo Benedetti, il comandante dei Vigili del Fuoco di Milano Antonio Tosi, il presidente della Provincia Casati, il vice prefetto Natta, l’assessore provinciale Brusoni e il parroco mons. Giuseppe Molti. Ospiti graditissimi i pompieri di Lodi, Desio, Lissone, Casalpusterlengo, Carate Brianza e Milano.
Applauditissima dal numeroso pubblico presente, una serie di esercitazioni pratiche con scalate, esercizi ginnici, salvataggi e spegnimento d’incendi.


Una foto datata 1954 scattata nel cortile della nuova caserma in via Mazzini per
immortalare l’arrivo del nuovo mezzo, l’autopompa Leoncino che sostituiva l’antica
autopompa scoperta. Il alto da sinistra, Giuseppe Cabrini junior, Giuseppe Monti, il
maresciallo Carlo Rosio, Antonio Danelli, Vittorio Quaini detto Marino, Antonio Ferrari
detto Geròn, un ufficiale di Milano, Battista Pasetti, Francesco Dacco, G. Battista Rozza
detto Giacobbe, in borghese I vigili anziani G. Battista Maestri, Giuseppe Cabrini,
in basso, un ufficiale di Milano, Francesco Ravarelli detto Cecchino,
Bassano Daccò detto Basanén.

Il responsabile dei Vigili del Fuoco di Sant’Angelo, Battista Pasetti, che ha contribuito in maniera decisiva alla realizzazione dell’opera, nel suo intervento esprime l’orgoglio suo e dei vigili volontari per la nuova struttura ritenuta ormai indispensabile per la comunità e degna per un distaccamento attivo e importante come quello santangiolino.
A Battista Pasetti, nel giugno 2011, in occasione del 120° anniversario di fondazione, per volontà dei vigili del fuoco volontari e dell’amministrazione comunale, viene intitolata la caserma con la riconoscenza per il lungo, appassionato e competente impegno rivolto ai pompieri santangiolini.


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