Quando la sede del WWF di Sant’Angelo Lodigiano era ancora attiva, capitava abbastanza spesso che arrivassero cittadini, con animali feriti. Si trattava nella maggior parte dei casi di falchetti, picchi o uccellini di piccole dimensioni con un’ala spezzata. Capitava poi, sempre più frequente negli anni ’90, la richiesta di trovare una nuova casa per le tartarughe, che dopo qualche tempo in giardino infastidivano o si moltiplicavano. Non mancavano poi le richieste per cani e gatti che necessitavano di una nuova casa. Questi erano i casi più semplici che contemplavano la soluzione (triste) del canile o del gattile. Per gli animali feriti si passarono varie fasi. Ad un certo punto si passò dall’amico fidato che sapeva accudire gli animali, ai centri di recupero animali selvatici, strutture di riferimento per tutti. Poi arrivarono i servizi della provincia e addirittura bastava segnalare il reperimento per far sì che arrivassero le guardie provinciali a ritirare l’animale per consegnarlo al centro più vicino.
Oggi, causa la crisi, le cose sono un po’ cambiate e purtroppo tutto si è complicato per i nostri piccoli amici animali. Mentre resistono tra mille difficoltà i canili ed i gattili, per gli animali feriti le cose si sono fatte molto complicate. Infatti la provincia, priva di risorse, ha dovuto chiudere il servizio di trasporto animali feriti. Un documento ufficiale della Provincia recita infatti: “il corpo di Polizia provinciale a causa delle attuali restrizioni economiche e di personale, non è più in grado di fornire il consueto servizio di ricevimento e consegna al Cras degli animali selvatici in difficoltà”, tradotto: i singoli cittadini che ritrovano l’animale ferito si devono far carico del trasporto fino al Cras (centro recupero animali selvatici). Ma non è tutto perché la nostra Provincia non ha un Cras nel proprio territorio. Così si invitano i cittadini a portare gli animali alla “Riserva naturale del Bosco di Vanzago”, storica oasi WWF che si trova a 60 Km da Sant’Angelo Lodigiano, tanto per capirci. Occorrerà naturalmente rispettare gli orari della struttura.
A pagare la crisi sono anche i nostri amici animali. Sembrerà poca cosa, ma molte persone sensibili si preoccupano seriamente di questi problemi. Un consiglio che si può dare è di non prelevare piccoli uccelli trovati sulla strada o nel bosco se non sono feriti. Potrebbero essere atterrati durante prove di volo e la mamma cercherà di riportarli nel nido.
Un problema da approfondire è quello delle tartarughe che essendo rettili non fanno riferimento ai Cras (recita la circolare provinciale: “i Cras per legge possono accogliere solo fauna selvatica omeoterma - mammiferi ed uccelli”). Le tartarughe per un po’ sono state raccolte dal parco Adda Sud ma la quantità è diventata talmente alta che anche i volontari di quella struttura hanno dovuto rinunciare.
Tempi duri per uomini e animali.
Chi volesse avere maggiori informazioni può consultare “Linee guida per la corretta gestione degli animali selvatici in difficoltà”, nel sito della provincia di Lodi.