Il Sant’Angelo avanti tutta. L’Academy Sant’Angelo sta dominando in lungo e largo il girone A della terza categoria lodigiana. Già, la Terza, punto più basso del calcio nostrano che i colori rossoneri avevano assaporato per l’ultima volta ben 51 anni fa, quando un gruppo di fedelissimi decise, presso il Bar Gatti, di far rinascere il sodalizio barasino dopo due stagioni di inattività.
La rinascita voluta quest’anno dagli undici fondatori barasini – galeotto fu lo storico Club del Ponte, dove nello scorso aprile si gettarono le basi per l’attuale società – procede benissimo finora. Digerito con il tempo il gran rifiuto degli organi federali del calcio al ripescaggio in Prima Categoria (anche se a costo di qualche giustificabile mal di pancia), mister Alberto Palesi e il suo gruppo stanno correndo a rapide falcate ogni domenica verso la vittoria del torneo.
Sabato 1 novembre il Sant’Angelo, vincendo in notturna sul campo del Milan Paullo per 5-0, è salito sull’ottovolante, cogliendo per l’appunto l’ottavo successo in altrettante partite finora disputate su un totale di 26. Un cammino irresistibile contraddistinto da 33 reti realizzate e solo 4 subìte, a riprova del buon lavoro svolto nell’ultima estate dalla dirigenza, che aveva allestito la rosa pensando (sperando) di impegnarla in Prima.
Nonostante il «No» piovuto prima da Roma e poi da Milano, la maggior parte dei giocatori è rimasta al “Chiesa” perché convinta dalla dirigenza del nuovo progetto.
Un progetto fondato in primis sull’affidabilità e la credibilità, dopo le ultime tre stagioni contraddistinte da disastri societari in serie che in ultima battuta sono costati la sparizione del “vecchio” Sant’Angelo.
E i santangiolini, al solito, hanno risposto presente in coro. La nuova società, presieduta da Gino Cremascoli con Giuseppe Ferrari direttore generale e Mauro Faversani direttore sportivo, fa sapere che l’affetto dei tifosi non è venuto meno, anzi: le tribune del “Chiesa” (si badi, in Terza!) registrano più spettatori di una partita media dell’Eccellenza (la massima serie dilettantistica regionale) e anche gli sponsor, messi in fuga l’anno scorso dal passaggio di Quartaroli prima e Lucariello poi, sono tornati a farsi vedere. Per averne prova, è sufficiente recarsi allo stadio e gettare un’occhiata al gran numero di striscioni pubblicitari esposti rispetto al “deserto” del 2013.
Il Sant’Angelo è rinato e per l’ennesima volta la piazza barasina si conferma unica, quantomeno in Lombardia.
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Fotografie tratta dal profilo Facebook “Quelli che non mollano mai”