la POSTA
Le lettere pubblicate nella Posta sono quelle che trattano argomenti di interesse generale, nelle quali si possano riconoscere le istanze della cittadinanza. Le lettere vanno inviate all’indirizzo mail info@ilpontenotizie.it o lasciate nella cassetta delle lettere di Via Monsignor Rizzi.



Una soluzione dignitosa per le cremazioni
Egr. Sig. Sindaco Domenico Crespi,
dopo una breve malattia che ha messo e mette tuttora a dura prova la mia famiglia, recentemente è mancato mio papà. Non è la prima volta che affrontiamo un funerale in famiglia ma è la prima volta che si decide di “cremare” il corpo di un defunto caro. Non conoscevamo la procedura per cui, nonostante tutti i chiarimenti delle pompe funebri, si presentava comunque una situazione nuova. Per chi non ne fosse a conoscenza, in caso di cremazione, dopo la celebrazione in chiesa, il defunto viene portato al cimitero dove, senza benedizione del sacerdote che verrà data solo il giorno della tumulazione delle ceneri, viene lasciato in una stanza fino al giorno in cui verrà prelevato dalle pompe funebri e portato nel luogo designato per la cremazione.
Tutti sanno che è uno dei momenti più dolorosi e tristi …è un’altra forma di distacco che affronti nel giro di pochi giorni. E sai che non è finita, perché successivamente dovrai affrontare l’ultimo distacco quando le ceneri verranno deposte definitivamente. Normalmente, senza la cremazione, saluti il tuo caro che viene deposto subito nella tomba. In questo caso, invece, devi lasciarlo in una stanza dove non potrai visitarlo nei giorni successivi perché, ti spiegano, è come se fosse tumulato. E va bene. Accetti anche questo. Abbiamo deciso noi per la cremazione.
Quello che noi non decidiamo è dove viene lasciato il papà. Ora, è stata una grande e sconsolante sorpresa vedere dove veniva lasciato il corpo del mio povero papà. Una stanza che si trova appena entrati nel cimitero di Sant’Angelo, sulla destra, una piccola costruzione, che non avevo mai nemmeno notato. Sicuramente il dolore e le lacrime alterano i ricordi, li peggiorano, e mi scuso se non ho notato molti particolari che sicuramente mi sono sfuggiti. Ricordo una stanza piastrellata di bianco, poco pulita, impolverata, anonima, sembrava quasi un bagno pubblico, senza nessun segno religioso, con un ingresso stretto in cui ci stavano poche persone. Il tempo di un saluto e ci siamo trovati fuori da questa porta stretta. Ma non solo io, anche tutti i presenti sono rimasti allibiti dal posto così triste e anonimo. Poco dignitoso direi. So che mia mamma ha lasciato nei giorni successivi un cero sulla finestra, fuori, per salutare il compagno di una vita, che sostava lì quasi fosse un pacco postale in una stanza senza un minimo di decoro.
Non so ancora dire se questa decisione della cremazione mi “piace”: il non poter accompagnare la salma nell’ultimo viaggio terreno, l’attesa delle ceneri, la consegna per la tumulazione …non lo so, sono ancora molto confusa ma non è questo il punto.
Mi domando: ma è possibile che in un paese come il nostro non si sia pensato ad attrezzare una camera più dignitosa per i nostri morti che scelgono la cremazione? Non dico debba essere una camera ardente addobbata ed esagerata, la parola che mi viene però spontanea è: “dignitosa”! Dignitosa, signor sindaco. Non voglio ricevere una risposta, non sono interessata anche perché so già che sicuramente ci saranno un sacco di spiegazioni amministrative, politiche, economiche e burocratiche …non mi interessa davvero. Chiedo solo che la nostra amministrazione, il nostro sindaco che ha tanto a cuore i suoi cittadini, chiunque possa essere coinvolto, intervenga urgentemente affinché l’attesa per la cremazione dei nostri cari sia più dignitosa, se non altro per i parenti che dolorosamente lasciano una persona cara.
Alla fine, tutto aiuta a superare questo doloroso momento. Anche una stanza.
Lettera firmata

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Giardini pubblici, quanto squallore
Gentile redazione del Ponte, mi rivolgo al nostro giornale locale per denunciare una situazione che reputo insopportabile. Si tratta dello stato di incuria in cui versano i nostri giardini, giardinetti e parchi pubblici, da quello cosiddetto delle Vignole al Giardinone, passando per l’area verde in zona Aldo Moro e finendo per il Pilota e le Gescal. Davvero la situazione è allarmante e nelle scorse settimane il malcontento della popolazione, soprattutto di chi ha bambini piccoli, era palpabile. Paghiamo fior di tasse, possibile non si possa avere un servizio adeguato? L’assessore all’ecologia non ha nulla da dire al riguardo? Attendo fiducioso.
Un cittadino indignato

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Piazza “Nuova” vuota a metà
Mesi fa ho scritto una lettera inerente la nostra piazza “Nuova”. Ora torno a scrivere, perché il problema rimane. Da quando il Comune ha messo i parcheggi a pagamento su metà degli spazi, questi rimangono spesso e volentieri vuoti. Visto che non siamo in una grande città come Milano, perché non tornare al passato e togliere i parcheggi a pagamento, che comunque nessuno usa?
Lettera firmata

Associazione “Amici della Collodi”
Gentile Redazione, l’associazione “Amici della Collodi” ha raggiunto, anche per quest’anno, importanti obiettivi per le scuole Primaria e Secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Viale Montegrappa. A progetto concluso, desidera poter rendere partecipe la cittadinanza di quanto ottenuto.
Considerato che un buon numero di alunni frequentanti la scuola primaria, a causa delle difficoltà di diversa natura incontrate nell’accostarsi all’apprendimento, rischiavano di vedere il proprio percorso di studio ed il proprio futuro lavorativo e di inserimento sociale fortemente compromesso, l’associazione non è rimasta a guardare.
A causa della carenza di risorse della scuola per i ritardi nell’erogazione degli stanziamenti del Diritto allo Studio, sarebbe stato difficile, se non impossibile, attivare progetti di sostegno all’offerta formativa che potessero meglio garantire pari opportunità di apprendimento e dotare le classi di strumenti idonei a una didattica moderna e rinnovata. Ci si è mossi, quindi, nella direzione di un progetto che mirasse ad includere tutti gli alunni nel percorso di apprendimento, soprattutto quelli con maggiori difficoltà.
Non a caso il progetto è stato intitolato “Tutti inclusi”. Lo stesso ha previsto l’insallazione di sei Kit lim (lavagna interattiva multimediale) presso la scuola secondaria di primo grado ed uno presso la primaria. In aggancio a quanto sopra citato, il progetto ha ottenuto altresì 500 ore di attività di recupero e consolidamento degli apprendimenti, 110 ore di attività motoria e 36 di musica durante le quali alcune esperte della Cooperativa “L’Alveare” hanno affiancato le docenti di classe. Questo nell’ottica che insieme, docenti e famiglie, abbiamo avuto a cuore: favorire lo star bene a scuola di tutti.
Come già in passato, è stato determinante il supporto della Fondazione Comunitaria Onlus di Lodi che ha raddoppiato quanto raccolto con gli sforzi dell’Associazione stessa, con libere donazioni dei genitori e di chi ha creduto nel progetto e, non ultimo, col sostanzioso contributo di 9800 euro dell’Istituto Comprensivo Collodi. Si è arrivati così a un totale di 25 mila euro, valore complessivo del progetto.
Non resta quindi che rivolgere i nostri sentiti ringraziamenti alla Fondazione Comunitaria Onlus di Lodi, al Dirigente Scolastico prof. Enrico Pallotta, ai docenti, agli esperti e a chiunque a vario titolo si sia prodigato perché il progetto avesse un esito positivo.
Si ringrazia sentitamente anche Carla Bellia presidente del primo direttivo dell’associazione, recentemente rinnovato, per la disponibilità dimostrata.
Domenica Devecchi
a nome dell’associazione “Amici della Collodi”.

 
IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano