Sinterama, via libera a case e negozi
Sparisce anche la Samadoval, in archivio un pezzo di storia
Approvato dal consiglio comunale il piano per le nuove palazzine



Il consiglio comunale ha dato il via libera al piano di recupero delle aree Sinterama e Samadoval. Il voto di fine maggio spiana la strada a nuove case e negozi e di fatto cancella una vasta area produttiva, ormai in disuso. Samadoval (acronimo ottenuto con le prime lettere iniziali dei cognomi Savarè e Manzoni e dei nomi Domenico e Valerio) per decenni ha realizzato aratri, con il caratteristico colore azzurro e oggi, cessata l’attività, rimane un punto ricambi alla Malpensata. Molto più tribolata invece la vicenda della Sinterama, ditta tessile che ha chiuso i battenti tra il 2007 e il 2008 con uno strascico di lotte sindacali e licenziamenti. Per la strada sono finiti molti santangiolini. Nei mesi caldi della contrattazione sindacale, il consiglio comunale aveva anche approvato un documento che si impegnava a evitare speculazioni edilizie sull’area.

Oggi quella promessa appare solo un lontano ricordo.
Il piano di recupero, probabilmente l’unica strada realisticamente percorribile, visto che difficilmente nuove attività produttive si sarebbero insediate, prevede la realizzazione di undici palazzine, con altezze variabili fra i 6 e i 10 metri, per una potenzialità di 250 abitanti (viene spontaneo chiedersi che destino avranno i tanti alloggi nuovi e invenduti già esistenti in Sant’Angelo). Le costruzioni residenziali occuperanno 12.900 metri quadrati. Altri 3mila saranno invece destinati al commercio e fin da ora circolano indiscrezioni circa la possibilità che si insedi un supermercato. Il progetto prevede poi un parco di 6.500 metri quadrati, con la messa a dimora di 130 alberi, nella speranza che poi qualcuno si occupi realmente della loro cura. In arrivo anche parcheggi e una nuova rotatoria, a carico del lottizzante, affacciata su viale Zara in prossimità di via Lisonino. Ci auguriamo che i nuovi parcheggi sopperiscano anche alle necessità di via Garibaldi, oggi ridotta a senso unico per l’occupazione di parte della sede stradale da auto in sosta, la cui notevole larghezza (nemmeno lontanamente paragonabile alla stretta via Pandini, tuttora a doppio senso) consente agevolmente il doppio senso di marcia. Ci chiediamo anche se sia ragionevole inserire una nuova rotatoria in corrispondenza di via Lisonino: da quella dell’Agip a quella della Esso ci sono 500 metri: una rotatoria a metà forse è un po’ troppo.
Circa 520mila euro di opere saranno realizzate a scomputo degli oneri. Tra di esse, l’asfaltatura di diverse strade e piazze della città, come piazza Vittorio Veneto (entro inizio settembre). Importante appare poi la promessa di realizzare, sempre a scomputo degli oneri, la rotatoria dell’Agip, oggi soltanto abbozzata con guard rail mobili. Si spera che la futura rotatoria venga realizzata in maniera più “razionale” rispetto all’attuale. L’accordo tra il lottizzante e il Comune prevede inoltre che il primo versi nelle casse pubbliche 150mila euro in quattro anni come forma di compensazione. L’iniziativa immobiliare è stata avviata dalla società Area 07, composta da una serie di imprenditori edili e non, tutti santangiolini.
Il Ponte

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