Si sa, il discorso rifiuti è pressoché infinito e se qualcuno delle nostre generazioni pensa che un giorno non se ne parlerà più, temo che sbagli di molto. Quello dei rifiuti è sempre più un assillo permanente della nostra società.
Sicuramente un’evoluzione c’è stata dal tempo in cui si faceva appena la raccolta differenziata della carta (Africa Chiama) e delle lattine (WWF), ma il tema si affina e rinnova continuamente.
Prima di andare a cercare qualche novità, qualche dato su come vanno le cose a Sant’Angelo Lodigiano. Nel 2013 (sono gli ultimi dati ufficiali in consultazione di cui disponiamo) Sant’Angelo si colloca nella bassa classifica dei comuni ricicloni. Siamo solo al 55esimo posto prima di Zelo Buon Persico e dopo Fombio. In calo nel 2013 la produzione pro capite di rifiuti urbani, con un 3,7 per cento in meno.
Ormai la possibilità di riciclo è molto ampia, infatti a Sant’Angelo si ricicla pressoché tutto tranne gli pneumatici, gli stracci e gli indumenti smessi (quest’ultimi però sono intercettati dalla Caritas) e le siringhe. Va ad aggiungersi la raccolta dei tappi in plastica (riciclo di dettaglio delle plastiche se vogliamo a cura degli oratori e degli ambienti parrocchiali)
Eppure se si pensa che il modello sia fermo e non più migliorabile si sbaglia. Basta dare uno sguardo fuori dal nostro orizzonte per trovare esempi forse curiosi ma innovativi.
Nella vicina Inverno e Monteleone (provincia di Pavia) si raccolgono scarpe da ginnastica usate. Più precisamente si tratta del progetto “Esosport - I giardini di Betty’’, che darà una nuova vita alle scarpe da ginnastica vecchie e inutilizzate.
In paese sono stati quindi collocati contenitori dove conferire le scarpe da ginnastica usate.
Allargando lo sguardo vi sono poi comuni che stanno aderendo al progetto nazionale Rifiuti zero. I più vicini a noi sono Marcignago in provincia di Pavia e Vimercate nel Milanese. Nessun comune del Lodigiano risulta ancora aderente a questa idea. Il piano di lavoro è dettato da “dieci passi” (ed alcuni li abbiamo già compiuti anche noi) ed il decimo è veramente significativo: “Azzeramento rifiuti: raggiungimento entro il 2020 dell’azzeramento dei rifiuti, ricordando che la strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio. In questo modo Rifiuti Zero, innescato dal “trampolino” del porta a porta, diviene a sua volta “trampolino” per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta”. Per chi volesse saperne di più il sito è www.rifiutizerocapannori.it”.
Insomma non fermiamoci sul già fatto. La nostra povera terra ne ha bisogno.