Ha destato profondo cordoglio a Sant’Angelo e in tutto il Lodigiano la scomparsa di Aldo Acerbi, avvenuta nella notte tra l’1 e il 2 settembre a Lodi dopo malattia.
Per molti anni Acerbi (difensore vecchio stampo) è stato una bandiera di Sant’Angelo e Fanfulla. A Sant’Angelo il suo ricordo è legato agli anni d’oro del calcio barasino, tanto da essere poi nominato, nel 2007, “calciatore del secolo” durante la Serata del Centenario. Figlio di un calciatore, Mario Acerbi, Aldo nacque a Roma, città dove il padre giocava (nella Roma). Seguendo le orme del genitore, iniziò a tirare calci a un pallone a Lodi nelle squadre oratoriane per poi passare al Fanfulla, al Sant’Angelo e di nuovo al Fanfulla, prima di dedicarsi al ruolo di allenatore guidando il San Bernardo. Uomo di poche parole, stopper arcigno, Acerbi conquistò subito i cuori degli appassionati santangiolini. Con la squadra rossonera rimase per un decennio, tra la fine degli anni ’60 e il ’76. Disputò tre tornei in D; dopo la retrocessione nel ’71 in Promozione fu protagonista della scalata alla serie C con in panchina Guerrino Rossi: due campionati vinti di fila (Promozione e D), poi altri due in C. Nel 1976, a 34 anni, torna al Fanfulla: ci resta 3 anni. A 37 anni lascia il calcio giocato.