Stiamo raddrizzando la barca, ma chiediamo la collaborazione di tutti i santangiolini. A partire dalla raccolta rifiuti. Un concetto che il commissario straordinario Mariano Savastano ripete più volte, con forza, nel corso del colloquio con “Il Ponte”: un’ora di confronto, lo scorso 30 novembre. L’appuntamento è in municipio a mezzogiorno, nell’ufficio del sindaco, nel quale il commissario ha insediato il proprio quartier generale. Accanto a lui il segretario comunale Mario Bianco e il dirigente Gianbattista Scarioni, chiamati da Savastano a fare il quadro della situazione a circa due mesi dal proprio insediamento.
Il tema rifiuti è il piatto forte del colloquio, ma Savastano apre subito una parentesi. “Il Comune ha sfiorato il dissesto finanziario e per questo abbiamo approntato un piano di riequilibrio. Non possiamo però fermarci ai soli tagli, a un piano lacrime e sangue, la vera sfida è modificare in modo strutturale il sistema della spesa pubblica. Tutti i funzionari sono stati richiamati alle proprie responsabilità, affinché ognuno dia il meglio”. La revisione della spesa pubblica passa anche dal servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, arrivato a drenare 1 milione 400mila euro l’anno. Savastano annuncia che dal primo gennaio partirà il servizio garantito da Sogir - consorzio che raggruppa ventun comuni - e Sant’Angelo ne farà parte.
Per i primi due anni (2016/2017) il costo per ogni Comune sarà bloccato, resteranno insomma fisse le condizioni economiche pre-Sogir. Ecco perché si sta trattando con Linea Gestioni (Astem) per rivedere al ribasso il costo nel nostro Comune. “Abbiamo rinegoziato il contratto e si passerà da 1 milione 400mila euro a 1 milione 250mila euro, un risparmio di 150mila euro. Già sul 2015 avremo però un risparmio di 64mila euro intervenendo sulla tariffa per il conferimento del rifiuto secco”.
Un risparmio è previsto anche dalla riduzione della quantità di secco che verrà smaltita. Si tratta - logicamente - di una mera previsione. “Stiamo lavorando per introdurre nuove regole - dice Savastano -, perché dobbiamo aumentare i livelli di raccolta differenziata e passare dall’attuale 55 al 65 per cento. E’ un obiettivo ambizioso”. Dal primo dicembre cambia la modalità di accesso alla piattaforma ecologica: si entra solo con la Carta regionale dei servizi, non si può più conferire rifiuto indifferenziato e sono presenti esclusivamente cassoni per conferire rifiuti non contemplati nel porta a porta. Inoltre non possono più essere smaltiti rifiuti derivanti da lavorazioni artigianali e industriali.
Prevista inoltre una campagna informativa, “che dovrebbe consentire a consuntivo un’ulteriore riduzione dei costi”. Il piano sarà approvato entro Natale: si punterà su manifesti, volantini multilingue, incontri pubblici con la cittadinanza e le associazioni di categoria, progetti con le scuole. In caso di reiterata scorretta esposizione dei rifiuti scatteranno le sanzioni. Un piano - va detto - certamente ambizioso e i cui risultati non sono affatto scontati, perché anche in passato il Comune aveva avviato campagne di sensibilizzazione senza grossi risultati.
Il commissario assicura dunque risparmi sul costo della raccolta rifiuti. E precisa che non farà una nuova gara d’appalto - come invece chiesto da molti, anche da “Il Ponte” - perché si passerà da Linea Gestioni a Sogir. “La decisione è legata alla tempistica, inoltre Sant’Angelo, insieme ad altri venti comuni, aveva già scelto di aderire a Sogir. E ancora, avremmo fatto una gara per avere un risparmio, questo obiettivo lo abbiamo comunque raggiunto rinegoziando il contratto con Linea Gestioni”.
Archiviato il capitolo rifiuti, affrontiamo un paio di altri temi caldi. Savastano annuncia un monitoraggio delle entrate attraverso un “percorso rigoroso”. “Vogliamo incassare tutto ciò che dobbiamo incassare e per questo lanceremo un progetto di equità fiscale attraverso una convenzione con l’Agenzia delle entrate e la Guardia di finanza per contrastare l’evasione”. Una decisione che farà certamente discutere. Così come sta facendo discutere l’ampliamento, da gennaio, delle aree di sosta a pagamento. “La precedente giunta - spiegano dal Comune - aveva dato l’indirizzo di aumentare il costo della sosta per gli attuali 297 stalli a strisce blu, che vengono utilizzati quotidianamente per circa il 20 per cento (una cifra bassissima, ndr) perché tutto attorno ci sono circa mille stalli gratuiti. E’ stato dunque naturale proporre un aumento degli stalli a pagamento, portandoli a circa seicento e lasciando al tempo stesso inalterato il costo della sosta. In questo modo vogliamo anche diminuire l’utilizzo dell’auto in centro, per ragioni ambientali”.
Lo. Ri.