Daniela Fusari
Antonio Mazza
SCRIGNI DI SAPERE
E DI BELLEZZA
Biblioteche e archivi storici di Lodi e nel Lodigiano
Bolis Edizioni
Prosegue la pubblicazione di splendidi volumi da parte della Fondazione Banca Popolare di Lodi, finalizzati a valorizzare le eccellenze culturali del Lodigiano.
Il sesto volume dal titolo Scrigni di sapere e di bellezza. Biblioteche e archivi storici di Lodi e nel Lodigiano di Daniela Fusari e Antonio Mazza, prologo di Ferruccio Pallavera, Bolis Edizioni, fa parte della serie di strenne natalizie dell’istituto di credito lodigiano, ed è stato presentato il 13 dicembre scorso nella biblioteca del Collegio San Francesco di Lodi, uno degli “scrigni” citati nel volume per la sua notevole dotazione libraria. Cosi come sono documentati i fondi librari della Biblioteca Laudense, degli Archivi storici comunale e diocesano, del Seminario, del Mutuo Soccorso, della Fondazione Cosway e della Biblioteca civica di Codogno.
Per noi santangiolini assumono particolare rilievo le pagine dedicate alla biblioteca del Castello Morando Bolognini, in cui sono conservati circa 2000 volumi che vanno dal XVI al XX secolo, fra cui preziosissime edizioni “aldine”. Da sottolineare gli splendidi scatti fotografici di Antonio Mazza.
|
|
Il volume si avvale di un “prologo” affidato a Ferruccio Pallavera che a guisa di un trattato enciclopedico traccia una forbita storia della scrittura nel Lodigiano dal “tempo della pergamena” al “Web”, richiamando fatti storici e personaggi fra cui i nostri Santa Francesca Saverio Cabrini e Gaetano Semenza fondatore del giornale finanziario “Il Sole”.
Un volume che invita ad accedere a questi “scrigni del sapere” custodi discreti e silenziosi della storia del nostro territorio e non solo.
ARCHIVIO STORICO
LODIGIANO
Anno CXXXIII – Lodi 2015
Senza ombra di dubbio, da qualche anno a questa parte, la pubblicazione dell’Archivio Storico Lodigiano, organo della Società Storica Lodigiana, sta assumendo un’importanza che ne fa strumento indispensabile per coloro che desiderano conoscere ed approfondire la storia del territorio.
Basta scorrere il contenuto del volume, fresco di stampa, che abbraccia argomenti di sicuro valore storico e culturale, come, ad esempio, l’approfondito testo sui monasteri femminili nel XV-XVI secolo di Giulia Carazzali, la esperta guida di Alessandro Caretta alla scoperta di epigrafi murali quattrocentesche in San Francesco di Lodi e il contributo di Jessica Ferrari alla conoscenza architettonica dello stesso tempio, la ricerca documentata di Riccardo De Rosa sulle operazioni aeree alleate nel 1944-45 con la cronaca dei mitragliamenti subìti da Sant’Angelo Lodigiano, Clotilde Fino che prosegue la puntigliosa indagine sulla vita di Francesco de Lemene, Ferruccio Pallavera che esplora da par suo un Sinodo del 1564 fino ad oggi sconosciuto con la documentazione dei rettori e cappellani di Sant’Angelo in quel perio- |
|
do, Angelo Stroppa con un excursus sulle vicende del feudalesimo lodigiano cui pone l’intrigante titolo “Una tassa sulla vanità”, e molto, molto altro ancora nelle 480 pagine del corposo volume.
A Sant’Angelo Lodigiano è riservato spazio nelle pagine della “Rassegna bibliografica” con la recensione di Lorenzo Rinaldi del libro “Ma l’èr tüte un òlter mùnde” a cura di Angelo Pozzi, edito dalla Società della Porta, e la segnalazione di ben 11 significativi articoli pubblicati da “Il Ponte” nell’anno 2014.
|
|