Dopo mesi di operazioni sotto traccia, incontri al vertice e pochissime certezze, il mese di aprile ha regalato finalmente un po’ di chiarezza al panorama politico santangiolino. Alla data in cui scriviamo (14 aprile) i candidati sono quattro: in rigoroso ordine alfabetico Giuseppe Carlin, Angelo Pozzi, Maurizio Villa e Maria Cristina Vitale. Altre liste e movimenti, che hanno lavorato negli scorsi mesi, devono ancora annunciare i candidati o confermare la loro partecipazione al voto.
Il dato di partenza, dal quale è impossibile prescindere, è che Domenico Crespi non sarà candidato sindaco. Una novità rilevante, se si pensa che negli ultimi vent’anni circa Crespi ha saltato un solo turno amministrativo, quello del 2002: in quel caso si era comunque presentato, ma non potendo candidarsi a sindaco aveva scelto Tonino Lucini come guida della sua lista civica, poi uscito perdente. La lezione è la seguente: tutte le volte che Crespi si è candidato a sindaco ha vinto; stavolta non ci sarà e il quadro dunque si presenta ricchissimo di incognite.
Il centrodestra arriva alle urne spaccato in due tronconi. Lega nord, Forza Italia e la lista civica “Un ponte per unire” di Domenico Beccaria hanno ufficializzato l’alleanza venerdì 8 aprile e candidano a sindaco Maurizio Villa, esponente del Carroccio. Villa è stato assessore alle politiche sociali tra il 2002 e il 2007 nella giunta Carlin, è stato consigliere comunale e consigliere provinciale per la Lega nord e nel 2012 era il candidato sindaco della coalizione formata da Lega nord e “Un ponte per unire”.
L’altro pezzo del centrodestra candida a sindaco Giuseppe Carlin, che ha rivestito l’incarico di primo cittadino tra 2002 e 2007 supportato da Forza Italia e Lega nord. Carlin si era ricandidato nel 2012, sostenuto da un trio di liste civiche: era arrivato secondo, dietro Crespi, ottenendo comunque un risultato onorevole. Quest’anno Carlin ci riprova: sarà il candidato della coalizione formata da “Sant’Angelo Nostra” e da Fratelli d’Italia.
Per mesi si è vociferato di una possibile alleanza tra Lega nord e gruppo Carlin, in grado di ricompattare il centrodestra. I fatti hanno però dato ragione a quanti hanno sempre sostenuto che Carlin puntava fin dall’inizio alla corsa solitaria, nella convinzione di poter schierare una squadra competitiva e di liberarsi così dall’abbraccio della Lega ed eventualmente di Forza Italia.
Il centrosinistra dopo settimane di indiscrezioni alla fine ha deciso di puntare su Angelo Pozzi, una figura che rappresenta certamente una novità in quell’area. Pozzi correrà sotto l’insegna “Voltiamo pagina”, sostenuto dalla lista civica “Sant’AngeloViva” (che nel 2012 aveva candidato Luisella Lunghi) e dalla lista civica “Uniti per la città”, di recente formazione. Avrà inoltre l’appoggio del Partito democratico.
Il poker dei candidati ufficiali si chiude con il Movimento 5 Stelle, che si presenta per la prima volta alle elezioni amministrative e punta su una donna, Maria Cristina Vitale. I “grillini” sono al lavoro da mesi e hanno già organizzato svariate occasioni di incontro pubblico. Sarà molto interessante verificare il riscontro in termini elettorali e capire se saranno in grado di strappare voti tanto al centrodestra (tradizionalmente molto forte a Sant’Angelo) quanto al centrosinistra.
Il panorama elettorale barasino conta poi altre tre formazioni: “Progetto per Sant’Angelo”, Comune Solidale e Forza nuova. Tutte e tre, alla data del 14 aprile, non avevano annunciato il nome del candidato sindaco e nelle prossime settimane sarà necessario verificare se davvero si presenteranno alle urne. “Progetto per Sant’Angelo” rappresenta una novità: è stata fondata da Maurizio Cerioli (con un lungo trascorso nel centrodestra), Nando Mascherpa e Antonio Ramaioli e si presenta come formazione civica, slegata dai partiti. Nelle scorse settimane ha avuto incontri con altre realtà (ad esempio con gli esponenti del centrosinistra) ma senza trovare intese. Comune Solidale è nata dall’iniziativa di Franco Carera e del Comitato per la scuola dell’infanzia pubblica e si pone a sinistra. Forza nuova infine si è presentata nelle scorse settimane con alcune iniziative pubbliche e una serata dedicata al tema dell’immigrazione, nella quale sono stati usati toni molto forti, tanto da scatenare la ferma presa di distanze da parte di altre forze politiche presenti in città.
In chiusura una grande incognita: come detto Crespi non può ripresentarsi per il vincolo dei due mandati, ma non è ancora chiaro se lavorerà per presentare una lista da lui ispirata. Così come non è chiaro se esponenti della sua vecchia maggioranza si candideranno, da soli o all’interno di qualche altra formazione.