Sant'Angelo Calcio

Diario di Bordo
di Matteo Talpo


Quasi puntuale come le rondini, anche questa primavera si torna a parlare del “Chiesa”.
Tolto il 2015, negli ultimi quattro anni lo stadio cittadino è sempre stato interessato dalle cronache, a volte anche nazionali: come nel 2013, ai tempi del post Giuseppe Roveda, quando Franco Quartaroli finì addirittura sulla Gazzetta dello Sport causa “fuga” da Sant’Angelo. L’ex sindaco Domenico Crespi allora chiuse lo stadio per una domenica; il suo successore prefettizio l’ha imitato, anche se le motivazioni sono profondamente differenti. Perche se all’epoca la “colpa”, per così dire, era totalmente attribuibile al comportamento di Quartaroli padre e figlio e alle loro gravi manchevolezze, ora la palla delle responsabilità rimbalza solo nella metà campo dell’amministrazione comunale.
Dopo aver stralciato la vecchia convenzione d’utilizzo in quanto «Semplice atto d’indirizzo e nulla più», con l’ordinanza comunale numero 16 del 2016 il commissario Mariano Savastano ha serrato i cancelli del “Chiesa” domenica 13 marzo, in occasione della partita tra i ragazzi di Alberto Palesi e il Castelvetro, poi disputata a Villanterio. I motivi? Un richiamo bonario alla dirigenza barasina per la sistemazione di alcuni locali, ma in primis lo stato di degrado in cui versa un po’ tutto l’impianto. Come attestato dal comando provinciale dei Vigili del Fuoco, interpellati proprio dal commissario a causa della vecchia certificazione antincendio scaduta da tempo, la lista delle pecche seguita al sopralluogo è lunga così: fessurazioni lungo le gradinate lungo via Cortese, maniglie antipanico vetuste, canalizzazioni dell’impianto luci «ammalorate» e altro ancora. Tanta sostanza, e infatti domenica 3 aprile la riapertura è stata dimezzata. L’ordinanza numero 17 ora impone la chiusura delle gradinate “fessurate” ma soprattutto il divieto di utilizzare lo stadio dalle ore 17 alle 7 nel periodo invernale e dalle 21 alle 7 in quello estivo. L’impianto luci di emergenza infatti è fuori uso e sarà da rifare. Tutti i lavori per riaprire completamente il “Chiesa” sono in carico all’amministrazione comunale e, vista l’esangue situazione delle casse, non manca qualche brutto pensiero: se infatti il divieto di apertura serale rimarrà, la dirigenza rossonera dovrà rinunciare ad alcuni tornei primaverili già in fase di studio e successivamente anche alle gare in notturna. Oltre al danno, cioè la presa in carico totale delle utenze per le prossime stagioni, la chiusura serale per il Sant’Angelo suona come la proverbiale beffa. La squadra di mister Alberto Palesi invece è a un passo dal ritorno in Promozione. Ma questa è un’altra puntata della storia, probabilmente la prossima.

 

IL PONTE - foglio dinformazione locale di SantAngelo Lodigiano

Fotografia tratta dal profilo Facebook
“Quelli che non mollano mai”