“L’articolo sulla riorganizzazione del Parco collinare (un parco locale di interesse sovra-comunale) di qualche mese fa ha suscitato interesse al punto da provocare la stesura di una lettera intitolata “Il Parco collinare funziona?”, pubblicata su “Il Ponte” di settembre 2016. Il lettore ha stimolato con le sue domande ad approfondire l’argomento. Certe cose si possono fare ed altre no, alcune sono facili da realizzare ed altre sono faticose da organizzare. Secondo il nostro lettore tra le attività che trovano difficoltà vi sono quelle ciclistiche. L’interessante lettera ci ha dato così lo spunto per un approfondimento e abbiamo trovato alcune spiegazioni da Pietro Domenichini, presidente del Circolo Legambiente “Il Quadrifoglio” di San Colombano al Lambro ed esponente della Consulta delle associazioni che seguono gli sviluppi della nuova convenzione del Parco.
“Allora Domenichini, ma è vero che le strade in collina sono chiuse ed inaccessibili?”. “Purtroppo quello che dice il vostro lettore è in gran parte vero, tuttavia ricordo che il Parco non può diventare un pista da ciclocross permanente e che nel testo del Regolamento d’uso del Plis (Parco locale di interesse sovra-comunale, ndr) viene espressamente scritto “Le escursioni in mountain-bike sono consentite solo nelle piste indicate senza arrecare pericolo ai pedoni” e prosegue dicendo che alle biciclette “è vietata la circolazione fuori pista”. Gli ostacoli e le sbarre sulle strade campestri e vicinali sono molto frequenti. Ma questo deriva soprattutto dalle vicende che si susseguono nel Parco ormai da anni. Su queste strade si individuavano attività di spaccio e abbandono di rifiuti”.
Quindi le strade sono state chiuse per impedire queste attività illegali. Il nostro lettore lamenta poi il fatto che risulti difficile organizzare manifestazioni. Domenichini commenta: “Questo non è vero ma ci sono delle regole da rispettare. In genere la programmazione delle attività che le associazioni possono svolgere viene programmata all’inizio dell’anno e quindi le stesse vanno segnalate nei tempi previsti. Basta andare sul sito del comune per documentarsi”.
Purtroppo la storia della collina è fatta di proprietà private quindi gli interessi del privato si devono conciliare con l’interesse pubblico. E’ questo che cerca di fare il parco creando un regolamento.
Quanto all’ultima domanda del nostro lettore, si sfonda una porta aperta perché il nuovo passaggio previsto dall’Ente parco è proprio la revisione del regolamento. Ringraziamo Domenichini e restiamo con l’attenzione alta.