La serata in castello in occasione di Sant’Antonio abate
Le riconoscenze civiche ad Ala Santangiolina, F.lli Furiosi e Domenico Vitaloni
di Giancarlo Belloni
Quest’anno la festa di Sant’Antonio abate ha suggellato una tre giorni memorabile per la città di Sant’Angelo.
Domenica 15 gennaio è stato il giorno del ricordo di Madre Cabrini. Era la ricorrenza della 103° Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato, e la Chiesa italiana ha voluto celebrarla a Sant’Angelo con la S. Messa trasmessa in diretta televisiva dalla Rai.
L’omelia del cardinal Scola prima e le successive parole di Papa Francesco durante l’Angelus, hanno mostrato al mondo intero la grande attualità del messaggio nella nostra Santa.
Lunedì 16 gennaio Sant’Angelo ha ricordato il Giorno della Memoria con una toccante iniziativa: la posa di una “pietra d’inciampo” dedicata a Umberto Biancardi, morto in un campo di sterminio nel 1945, davanti alla casa dove abitava, in via Umberto I , al civico 30 dove una volta c’era la tipografia della sua famiglia.
Infine, a conclusione di questa emozionante serie di eventi, martedì 17 gennaio la città ha celebrato la festa del Santo Patrono che ha avuto, come di consueto, la degna conclusione con il conferimento delle benemerenze civiche.
Quest’anno la manifestazione si è svolta in castello nella splendida cornice del Salone dei Cavalieri, con una sobria cerimonia allietata dalla musica del Trio George Sand (pianoforte Luisella Bellani, violino Donata Beggiora, violoncello Nadia Villa) e dalle canzoni del giovanissimo e promettente Alberto Bignamini.
Le benemerenze di quest’anno sono state solo tre. Una scelta precisa, ha sottolineato il sindaco Maurizio Villa, per dare particolare valore al riconoscimento.
Sono state assegnate da una apposita commissione che, valutando le proposte pervenute, ha scelto di premiare l’associazione sportiva Ala Santangiolina, l’impresa artigianale F.lli Furiosi, e Domenico Vitaloni, presidente della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi.
Ala Santangiolina è l’associazione sportiva che dal 1953 riunisce i colombofili locali che mettono tutta la loro passione ed esperienza nelle gare sportive nazionali e internazionali dove si sono sempre distinti. I loro colombi, come ha sottolineato Ernesto Racconi, conduttore della serata, sono quelli che riempiono il cielo di Sant’Angelo ogni 15 luglio, quando ricordiamo la nascita di Madre Cabrini.
È invece stata fondata nel 1951, dal capostipite Silvio, l’impresa artigianale F.lli Furiosi Snc, premiata nel campo delle attività produttive. L’impresa, che produce attrezzature per la filiera lattiero casearia e fusti per l’olio alimentare, detiene un brevetto per le fascere metalliche utilizzate per la forma e l’asciugatura di formaggi quali il grana padano e il parmigiano reggiano.
La terza benemerenza è stata infine assegnata nell’area dell’impegno sociale dove Domenico Vitaloni gioca un ruolo fondamentale. Fra le varie attività che lo hanno visto protagonista spicca quella presso la Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi, della quale è Presidente fin dalla sua fondazione, nel 2002.
Con emozione Vitaloni ha voluto dedicare questo riconoscimento alla sua famiglia, a tutti i volontari di Sant’Angelo e alla Fondazione Comunitaria ricordando che, in 15 anni, questa istituzione (nella quale le cariche sociali sono a titolo gratuito) è riuscita a finanziare circa 900 progetti a favore del territorio lodigiano, per un valore di circa 15 milioni di euro.
La serata si è conclusa con i saluti del sindaco che ha invitato i cittadini a segnalare fin da ora eventuali candidature per la prossima Giornata delle Benemerenze che già si annuncia con una novità: essendo terminata la disponibilità dei quadri realizzati in argento dall’orafo barasino Claudio Grilli, finora donati ai cittadini premiati, verrà lanciato un concorso di idee per trovare un nuovo simbolo della riconoscenza cittadina. Tutti i creativi di Sant’Angelo sono avvisati!
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