Ho partecipato alla festa del turismo sostenibile realizzata all’interno di una tipica Corte del Novecento, la FAGGIOLA, a Gariga di Podenzano in provincia di Piacenza. La magnifica corte ospitava competenti espositori dei prodotti del Po e delle valli piacentine. La bottega e l’Osteria dei fratelli Pavesi, entrambe situate all’interno della corte, hanno offerto per l’occasione il meglio dei loro prodotti e della loro cucina. Ho vagato con curiosità fra i banchetti e con tanta sorpresa e immensa gioia mi sono ritrovata inaspettatamente a partecipare ad un laboratorio di produzione dei famosi pisàrei e fasö, piatto tipico della cucina piacentina, condotto da Caterina Petrosino.
Ho imparato i trucchi dei semplici gesti, le dosi degli ingredienti che variano a seconda dei luoghi, l’origine del nome e ho avuto conferma, ancora una volta, che la cucina è fatta non solo di ricette ma soprattutto del piacere di stare insieme attorno ad un tavolo a cucinare, a chiacchierare, a condividere cibo e affetti
LA RICETTA
Ingredienti e preparazione per 8/10 persone con buon appetito
200 gr di pestata di lardo (che da vegetariana irriducibile non metterò)
3 carote
3 canne di sedano
1 cipolla bianca,
alloro e rosmarino,
1 spicchio di aglio,
1 mazzetto di prezzemolo,
olio EVO,
sale integrale marino,
pepe nero
400 gr di fagioli borlotti cotti (oppure due scatole)
500 gr di farina tipo 1
500 gr di pangrattato (se gradito utilizzate il pan grattato multicereale)
brodo di verdura bollente.
Procedimento
La mia amica Concetta mi racconta che la sua mamma Nella, titolare di una storica trattoria di Piacenza, iniziava la lavorazione dei pisarei mettendo il pane raffermo nel brodo e lo faceva disfare. Oggi si procede diversamente: sulla spianatoia formate una fontana con la farina tipo 1 e il pan grattato, procedete scottando il pan grattato con il brodo bollente. Inizialmente con una forchetta e poi a mano, impastate inglobando anche la farina e aggiungendo brodo se necessario. Otterrete un composto elastico che farete riposare per un’ora. Infarinate la spianatoia e iniziate a fare delle “bisce” piuttosto sottili (pisàrei o bisciarelli) e fate i pisàrei staccando con le dita pezzettini di pasta dalle bisce e lavorateli uno ad uno con il pollice dando la forma classica del bisciarello.
Il sugo dei pisàrei si prepara facendo rosolare la pestata con poco olio, la cipolla e l’aglio in un tegame. Si aggiungono poi tutte le verdure tagliate a brunoise, l’alloro e il rosmarino legati a mazzetto e dopo dieci minuti aggiungete anche i fagioli con qualche mestolo di brodo. Aggiustate di sale e cuocete per almeno un’ora.
Cuocete i pisàrei in abbondante acqua salata, sono pronti quando salgono a galla. Scolateli e metteteli direttamente nel sugo preparato, lasciateli sul fuoco per qualche minuto e completate con una macinata di pepe nero grattato al momento e il prezzemolo tritato. A piacere potete spolverare con del parmigiano reggiano.
Dimenticavo... vietato prepararli da sole!
marina.cecchi@yahoo.com