Nel 2018 l’Italia ricorderà il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale e in questi mesi sono in corso in tutto il Paese le commemorazioni per quella che è stata definita da Papa Benedetto XV “l’inutile strage”, nella quale hanno perso la vita milioni di giovani europei e alla quale l’Italia stessa ha pagato un carissimo tributo. I caduti santangiolini sono un centinaio (110 secondo alcuni documenti) e per onorare la loro memoria l’Associazione Combattenti e Reduci di Sant’Angelo ha richiesto al Ministero della Difesa e alla regione Friuli Venezia Giulia la consegna di speciali medaglie in bronzo realizzate proprio in occasione del centenario. L’obiettivo del presidente della Combattenti Giancarlo Cordoni è donare le medaglie commemorative ai parenti dei giovani santangiolini morti tra il 1915 e il 1918 al fronte o per le conseguenze dirette della guerra (caduti al fronte, morti per ferite riportate al fronte, morti per malattie contratte al fronte).
L’intento è quello di organizzare una cerimonia nella prima parte del 2018, ma gli ostacoli nel rintracciare i parenti dei caduti sono davvero numerosi, complice elenchi ufficiali non sempre aggiornati, casi di omonimia e soprattutto la distanza - un secolo - che ci separa da quei tragici fatti. Per questo la Combattenti chiede aiuto a “Il Ponte”: qui a lato i lettori troveranno l’elenco dei caduti per i quali l’associazione guidata da Cordoni ha chiesto una medaglia; se qualche santangiolino dovesse rintracciare un parente è invitato a prendere contatto con i promotori dell’iniziativa presentandosi alla sede della Combattenti (ex municipio di viale Partigiani, il mercoledì e la domenica dalle 10 alle 12), inviando una mail a combattenti.santangelo@gmail.com o telefonando al presidente Giancarlo Cordoni al numero 340-5335512.
“Onorare la memoria di tutti i caduti nella Grande guerra attraverso un riconoscimento simbolico e la partecipazione delle famiglie, soprattutto dei giovani, che hanno avuto un proprio congiunto tra i soldati morti nella carneficina della Prima Guerra Mondiale: questo il significato della medaglia commemorativa dell’Albo d’oro dei caduti della Grande guerra - spiega Giancarlo Cordoni -. Tanti sono i caduti di Sant’Angelo trovati negli archivi, l’associazione ha provato a ricercare i parenti dei caduti, ma difficoltà oggettive hanno fatto fallire il tentativo. Ecco perché abbiamo pensato di risalire ai discendenti dei caduti attraverso “Il Ponte”.
Vogliamo lanciare un appello affinché i familiari dei caduti ci comunichino un loro recapito al fine di poterli invitare alla cerimonia. Penso che la consegna delle medaglie commemorative possa rappresentare un’occasione unica per ricordare la dignità di ogni caduto e dare importanza alla storia e alle memorie di ogni famiglia che è inserita nella storia dell’unità d’Italia.