L’orgoglio del Borgo San Martino per i suoi valorosi caduti
ILa memoria di un significativo evento nel quarantesimo anniversario dalla Liberazione

di Antonio Saletta


“Il Comitato di Quartiere, quale organo rappresentativo della popolazione, opera in armonia con la Costituzione Repubblicana e nel rispetto dei Diritti dell’Uomo, ispirandosi ai riconquistati valori della libertà, della democrazia, della resistenza e dell’antifascismo”, è quanto recita l’articolo 18 del regolamento dei Comitati di Quartiere, approvato il 12 febbraio 1972 dal Consiglio Comunale.
Ed è stato sicuramente con questo spirito che il “Comitato di Quartiere San Martino”, nell’aprile 1985, ha voluto contribuire alle celebrazioni cittadine promosse per il 40° anniversario della Liberazione, con un evento dedicato agli uomini dei quartieri San Martino e San Bartolomeo, che hanno dato la loro giovane e innocente vita nel corso del secondo conflitto mondiale, 1940-1945.
Sono le belle foto di Emilio Battaini, che pubblichiamo, a testimoniare lo struggente ricordo del popolare rione santangiolino che, attraverso la bella iniziativa, ha voluto sottolineare l’identità di un quartiere orgoglioso del contributo di vite umane donato dai suoi abitanti.
Artefice dell’evento il pittore Carlo Fratti che, da par suo, ha realizzato pannelli, con didascalie esplicative, in cui con realismo pittorico ha illustrato il tragico episodio avvenuto il 1° luglio 1944, quando nel corso di un rastrellamento sono stati uccisi i coniugi Luigi Semenza e Maria Garibaldi, e un’ulteriore tavola che ricorda l’uccisione di Bassano Gallotta avvenuta nel corso di una ritirata tedesca.
Un’esposizione posta in viale dei Partigiani negli spazi adiacenti all’allora palazzo comunale, con un sobrio allestimento impreziosito da festoni con i colori nazionali.