L’omaggio a Mascheroni tra intitolazione e vernacolo
Dedicata al maestro scrittore la sala di lettura della biblioteca

di Antonio Saletta


Al cospetto del dipinto di Giuliano Bonaventura che lo ritrae, e della riproduzione fotografica che lo immortala con Mario Riva, il 25 gennaio 1958, primo vincitore nella storia del programma televisivo “Il Musichiere”, sabato 12 maggio 2018 è avvenuta l’intitolazione ad Achille Mascheroni della sala di lettura della Biblioteca comunale di Sant’Angelo Lodigiano, decisione assunta dall’amministrazione comunale dopo la scomparsa del maestro scrittore avvenuta il 5 luglio 2017.
L’evento, che ha riunito amici e estimatori di Achille Mascheroni, è stato qualificato dalla presenza del sindaco Maurizio Villa, dell’assessore alla cultura Luisella Pellegrini e dal vicesindaco e assessore provinciale alla cultura Tonino Lucini, che negli interventi hanno motivato l’intitolazione a Mascheroni della sala della biblioteca, tempio per eccellenza della cultura di cui Achille nella sua esistenza è stato indiscusso protagonista.
Ha portato la sua testimonianza Lucrezia Semenza, cugina di Achille Mascheroni, che ha ringraziato il Comune per l’intitolazione e ha rivelato l’esistenza di inedite composizioni poetiche di Achille, questa volta in lingua italiana, che si addentrano negli aspetti più intimi del maestro, augurandone la pubblicazione.

Piatto forte dell’incontro sono state invece altre poesie, quelle in vernacolo santangiolino, rime in cui Achille ha saputo fissare con arguzia e ironia le tradizioni e la cultura popolare della nostra terra. Il compito delle letture è stato felicemente affidato a Angelo Gallorini, Franco Altrocchi e Pietro Rusconi, attori della “Compagnia del dialetto barasino”, che con capacità interpretativa e con quell’intonazione e accento caratteristico del nostro dialetto, hanno letteralmente entusiasmato.
Dal ritratto, lassù sulla parete, Achille mi è sembrato dare un cenno di assenso.