Il Piano diritto allo studio fotografa la mappa delle iscrizioni e dei servizi attivati
Nel quartiere di San Rocco ormai uno studente su due non è italiano.
E il trend è in crescita
di Lorenzo Rinaldi
La scuola di Sant’Angelo è sempre più multietnica, in particolare la materna e la elementare del quartiere San Rocco, dove in pratica un alunno su due non ha la cittadinanza italiana. Il dato - rintracciabile nel Piano per il diritto allo studio 2018/2019 (Pds) approvato dal consiglio comunale - conferma una tendenza in corso ormai da anni e che da tempo su “Il Ponte” abbiamo evidenziato. I mutamenti nel mondo della scuola sono uno degli effetti diretti dell’evoluzione della società santangiolina, nella quale - dagli anni Novanta del secolo scorso - la componente straniera è sempre più numerosa. Sant’Angelo è uno dei comuni della provincia di Lodi con il maggior numero di stranieri residenti. Non solo, il tasso di natalità della comunità straniera è più alto di quello delle famiglie italiane.
Il mondo della scuola
Il Piano per il diritto allo studio indica che il nuovo anno scolastico che parte a settembre vedrà sui banchi di scuola una popolazione complessiva di 1.868 alunni (dato basato sulle iscrizioni), di cui 547 stranieri. Alla scuola dell’infanzia Madre Cabrini gli iscritti sono 145, alla Vigorelli di San Rocco 75. La scuola primaria Morzenti parte con 368 alunni, la primaria Collodi di San Rocco con 258. Passiamo alla scuola secondaria di primo grado: quella di via Bracchi ha registrato 335 iscrizioni, quella di San Rocco 234. Infine l’istituto superiore Raimondo Pandini, che tocca quota 460 iscritti. Dal Pds si evince poi che nell’anno scolastico 2018/2019 si registra l’aumento di una classe presso la scuola primaria di San Rocco e di una presso la secondaria di primo grado di via Bracchi.
Numeri in crescita
C’è una tendenza che accomuna tutte le scuole di Sant’Angelo, eccezion fatta per una, la crescita del numero degli alunni. Vediamo i confronti. Nell’anno scolastico 2017/2018 gli iscritti alla scuola dell’infanzia Madre Cabrini erano 139, saliti a 145 nell’anno scolastico 2018/2019. Nella scuola dell’infanzia Vigorelli si passa da 72 (as 2017/2018) a 75 (as 2018/2019). La scuola primaria Collodi passa da 243 a 258. La scuola primaria Morzenti da 362 a 368. E ancora. La scuola secondaria di primo grado di via Bracchi passa da 317 a 335. Segno inverso per la scuola secondaria di primo grado di San Rocco, unico esempio di decrescita, nella quale si scende da 238 a 234 iscritti (i numeri però potrebbero crescere nei primi giorni di scuola). Infine il Pandini, dove il balzo è da 428 a 460 iscritti, un incremento notevole. L’unico istituto superiore della città peraltro nel corso di tre anni passa da 400 a 460 alunni.
La componente straniera
Le scuole del quartiere San Rocco mostrano, come anticipato, una maggior presenza di alunni stranieri. Partiamo dalla scuola dell’infanzia Vigorelli, dove gli stranieri sono 39 (56,52 per cento). Alla primaria Collodi la componente non italiana è di 128 ragazzi (49,61 per cento). Alla secondaria di primo grado di viale Montegrappa gli stranieri sono 70 (29,91 per cento). Vediamo il quadro dei restanti istituti. Alla scuola dell’infanzia Madre Cabrini gli stranieri sono 41 (28,28 per cento), alla scuola primaria Morzenti 128 (34,78 per cento), alla scuola secondaria di primo grado di via Bracchi 86 (25,67 per cento), al Pandini 58 (12,61 per cento). In tutti gli istituti - eccezion fatta per la secondaria di primo grado di viale Montegrappa, dove il numero resta stabile - la componente straniera risulta in crescita.
Chi abbandona la scuola
Il Piano per il diritto allo studio illustra succintamente la situazione della dispersione scolastica, cioè di quei ragazzi che non frequentano la scuola dell’obbligo. “Le dirigenze degli istituti comprensivi Collodi e Morzenti - si legge nel Pds - riferiscono che, a seguito di una puntuale analisi, è stato evidenziato che il fenomeno si concentra nella scuola secondaria di primo grado (la scuola media, ndr) e coinvolge principalmente gli alunni di origine straniera. Solamente in rari casi, limitati a situazioni familiari problematiche con disagio sociale, coinvolge gli studenti italiani”.
Il servizio mensa
Nella prima parte del Pds viene scattata una “fotografia” molto interessante della popolazione scolastica per numero complessivo e per presenza di stranieri e ragazzi disabili. La seconda parte invece riporta tutti i servizi e i progetti che il Comune predispone per il mondo della scuola. Si parte dal servizio mensa, garantito per i ragazzi della primaria e della secondaria di primo grado e affidato, fino al 31 agosto 2021, alla ditta Volpi Pietro di Sant’Angelo. “Considerato il perdurare della crisi economica - si legge nel Pds - l’amministrazione comunale manterrà invariate le tariffe del servizio: 4 euro al giorno per i residenti e 4,50 per i non residenti”. Una particolare attenzione è dedicata al problema della morosità, sebbene il Pds non riporti la cifra della mancata riscossione. “Il servizio di ristorazione scolastica - riporta il Piano - è garantito solo agli utenti in regola con i precedenti pagamenti e particolare attenzione verrà data al recupero dei crediti. Il riscontro del mancato pagamento dei buoni pasto verrà segnalato alla famiglia tramite notifica di intimazione al versamento entro i trenta giorni successivi, pena l’esonero dal servizio di ristorazione scolastica in caso di inadempimento”.
Trasporto scolastico e Pedibus
Il Comune ha deciso di garantire il servizio pubblico di trasporto scolastico gratuito solo per i residenti nelle frazioni e nelle cascine, come previsto dalla legge. Nel Piano per il diritto allo studio si spiega il perché, facendo riferimento al passato anno scolastico: “Dall’iniziale iscrizione di 88 alunni, concretamente se ne sono avvalsi solamente 62, di cui 22 residenti nelle frazioni e nelle cascine (per i quali il servizio era gratuito). Pertanto a fronte di una spesa annua di 42.792 euro, tenuto conto che i costi ricadono sull’intera collettività, il servizio risultava quindi economicamente non sostenibile e di conseguenza questa amministrazione ha dovuto compiere una scelta impopolare, dolorosa, ma obbligata. Dal primo gennaio 2018 al 30 giugno 2019 il servizio sarà svolto a titolo gratuito solo a favore degli alunni e delle alunne delle scuole primarie e secondarie di primo grado residenti in frazioni e cascine: Maiano, Domodossola, Ranera e cascina Belfuggito. La spesa prevista per l’anno scolastico 2018/2019 è pari a 26.951 euro”.
Non verrà avviato neanche quest’anno il servizio Pedibus. Nel Pds si legge che “non si sono registrate adesioni”.
Pre e post scuola
Previsto il servizio di pre scuola e post scuola. Il costo annuo è di 100 euro per il pre scuola e di 120 per il post scuola. Al 21 giugno 2018 (data indicata nel Pds) gli iscritti al pre scuola alla primaria Morzenti erano 18 e alla primaria Collodi 10. Nell’anno scolastico 2017/2018 alla primaria Collodi hanno usufruito del pre scuola 28 alunni e alla primaria Morzenti 34.
Il nodo delle paritarie
Il Piano diritto allo studio disciplina il delicatissimo tema dei finanziamenti comunali alle due scuole dell’infanzia private di Sant’Angelo, che negli ultimi anni è stato teatro di un duro scontro fra Comune e scuole stesse, con incremento dei costi a carico delle famiglie. “Per quanto riguarda l’anno scolastico 2018/2019 l’amministrazione comunale nell’ambito delle disponibilità di bilancio erogherà la somma complessiva di 50mila euro, previa sottoscrizione della convenzione con gli enti gestori del servizio”.
I progetti
Il Comune mette a disposizione 12mila euro. Questi i progetti proposti nel Pds: sportello scolastico-sportello psicologico, “In biblioteca – leggere è volare”, “Un libro, una storia, viaggio nella fantasia”, “Camminare sicuri”, “Progetto di pratica strumentale e vocale”, “Dalle nostre radici i nostri valori”, “Educazione alla legalità”, “Rispetto e natura”.
|
|