di Matteo Talpo
La nuova stagione è cominciata bene. Lo confermano i risultati ottenuti sul campo e, non meno importante, l’entusiasmo che circonda di nuovo la squadra dopo un’annata grigia, se non infelice.
Anzi, appare essere proprio quest’ultimo l’aspetto più importante e tanto diverso rispetto al recente passato: «Quest’anno si respira un’aria diversa, e qui a Sant’Angelo sappiamo tutti quanto importante può essere l’aria che si respira in vista della stagione», ha del resto dichiarato Giuseppe Ferrari sabato 13 agosto, giorno di inizio preparazione al “Chiesa”.
Il direttore generale rossonero, tornato dunque in seno alla società nel ruolo che è sempre stato suo dalla rifondazione del 2014, tolta la parentesi delle dimissioni formali dell’ottobre 2017, ha poi salutato il «nuovo compagno di viaggio», che poi così nuovo per Sant’Angelo non è. Luca Gaeli, a lungo tirato per la giacchetta dalla piazza, alla fine è tornato in società dopo averla guidata circa due decenni fa. Furono anni ruggenti, quelli della Serie C sfiorata, anche se per ora quei traguardi appaiono lontani: «Le cose si costruiscono poco alla volta e ci sono le possibilità per una stagione positiva», le parole di un Gaeli pacato ma emozionato dal ritorno al “Chiesa” col ruolo di vice presidente, carica che condivide con Matteo Marinoni. Insieme all’ex patron, sembrava vicino a un ritorno anche Cristiano Devecchi, ma poi non se n’è fatto nulla.
L’entusiasmo in sede e sugli spalti si è trasferito alla squadra. Venendo al campo, il Sant’Angelo ha finora passato il primo turno di Coppa Italia e vinto all’esordio in campionato 2-0 contro il Villa, mettendo in mostra tante buone individualità e un gioco ancora da perfezionare, stando ai primi umori del pubblico barasino. Il nuovo direttore sportivo Michele Scognamiglio, coadiuvato dallo storico Enrico Barani, proviene dal Bano come del resto l’allenatore Paolo Tanelli, il difensore Geremia Dragoni, il mediano Nicola Milani e l’attaccante Roberto Odi; insieme a Emanuel Constantin, attaccante dal passato luminoso tra Serie D ed Eccellenza, formano l’ossatura della squadra, cui è stata aggiunta qualche giovane di belle prospettive: oltre ad Andrea Allieri, “pescato” con intuito nella Juniores rossonera, è l’esterno Alberto Merenda il ragazzo messosi più in luce. Fatta eccezione per la fresca eliminazione in Coppa, anche l’anno scorso il campionato iniziò con una vittoria squillante, un 3-0 sorprendente contro la Soresinese data tra le favorite (ma che poi retrocedette), ma oggi la musica suona in maniera diversa. In poche parole questo Sant’Angelo è “da corsa” e i massimi traguardi, sebbene tutti da sudare, non sembrano irraggiungibili. Sarà una lunga maratona.
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