È mancato anche Gino Ferrari



Si è spento nella serata di sabato 4 agosto Gino Ferrari, figura molto conosciuta a Sant’Angelo. Aveva 76 anni. Imprenditore, è stato attivo in vari ambiti, si è speso nell’impegno amministrativo e si è dedicato alla vita sociale del suo paese. Lascia la moglie, i due figli Carlo e Deborah, che proseguono nell’attività commerciale, e i nipoti.
La figura di Gino Ferrari è legata in maniera indissolubile al proprio lavoro di imprenditore. Dopo il diploma all’istituto tecnico ha iniziato la propria esperienza lavorativa come tecnico riparatore di elettrodomestici. Tutti i santangiolini ricordano perfettamente il grande negozio di elettrodomestici aperto in via Madre Cabrini, su più piani, nel quale era possibile trovare di tutto, collocato a lato della Posta, dove oggi si trova la filiale di Unicredit.
Figura poliedrica, Gino Ferrari ha abbinato all’impegno sul lavoro quello nella politica. Esponente della Democrazia Cristiana, è stato assessore ai servizi sociali dal 1985 al 1990 all’interno della giunta presieduta dal sindaco “scudocrociato” Gino Pasetti e ha ricoperto l’incarico assessorile anche dal 1990 al 1993, prima del referendum che ha introdotto l’elezione diretta dei sindaci. Tra il 1985 e il 1990 ha fatto parte anche parte dell’assemblea dell’Ussl, come delegato dei Comuni.
L’impegno in ambito sociale e ricreativo lo ha visto membro della Pro loco e ideatore di spettacoli di beneficienza, tra cui “Ciak si gira”, andato in scena al Cupolone e il cui ricavato è stato devoluto all’Airc.
Dalla redazione de “Il Ponte” le condoglianze alla famiglia.
l.r.


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