Il caso Belfuggito: “A dicembre incontro in prefettura. Sui minori decide il Tribunale”
Il sindaco Villa interviene sulla situazione della cascina alle porte di Sant’Angelo, da tempo sotto i riflettori per occupazioni abusive e retate delle forze dell’ordine.

di Lorenzo Rinaldi

Sullo scorso numero de “Il Ponte” siamo tornati a lanciare un allarme per la situazione di Belfuggito. Non ci siamo volutamente soffermati sui problemi di ordine pubblico e sicurezza, che “Il Ponte” da anni ormai denuncia, ma abbiamo segnalato la condizione dei minori che vivono all’interno della cascina, spiegando chiaramente che in un paese civile se il Comune non può farsene carico altri dovrebbero affrontare il problema. A margine del nostro editoriale il sindaco Maurizio Villa ha chiesto di poter fornire la propria versione dei fatti. Lo abbiamo incontrato nel suo ufficio a inizio gennaio.
“Quando si è insediata la mia giunta, nel giugno 2016, la situazione era molto peggiore di oggi - afferma -. Per affrontare il problema Belfuggito, la prima cosa da fare era parlare con i proprietari degli immobili (2 soggetti differenti, ndr). Da lì è partito un confronto con la prefettura, che ha visto calendarizzati numerosi incontri nell’arco di due anni, l’ultimo il 19 dicembre 2018, alla presenza di esponenti di prefettura, questura, carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco”.
Parallelamente al confronto in prefettura, Villa cita due interventi effettuati tra 2017 e 2018. “Nel 2017 il problema era rappresentato da decine di auto accatastate, di cui non si conosceva la provenienza, e da rifiuti di vario genere. Così il Comune ha identificato il responsabile e imposto lo smantellamento della discarica. Sono state portate via 135 macchine e 4 pullman. Il Comune si è invece fatto carico di smaltire circa 400 pneumatici. E ancora, i carabinieri hanno recuperato pezzi di automobili smontate, soprattutto Mercedes, e hanno cercato di risalire ai legittimi proprietari attraverso i numeri di telaio”. Il secondo intervento al quale il sindaco Villa fa riferimento risale al 2018, quando “vista la situazione igienico-sanitaria a marzo abbiamo smaltito a spese del Comune circa due tonnellate di rifiuti - prosegue il primo cittadino -: nonostante anche a Belfuggito sia previsto il regolare servizio di raccolta, gli abitanti infatti non fanno la differenziata”.
Prima di approfondire i contenuti dell’incontro in prefettura del 18 dicembre 2018 il sindaco Villa ricostruisce tutti i contatti avuti con i due proprietari dei terreni e degli immobili di Belfuggito, direttamente o tramite gli avvocati. E segnala che, a fronte di una ordinanza comunale, uno dei due proprietari aveva tentato di mettere in sicurezza la zona, ma - sostiene Villa - gli interventi effettuati non hanno avuto successo perché poco dopo le recinzioni sono state divelte dagli occupanti.
Il verbale redatto a margine dell’incontro in prefettura dello scorso dicembre indica dunque la necessità di ripristinare la situazione di sicurezza e segnala che alla riunione erano presenti anche i due proprietari degli immobili. Si apprende anche che le prime denunce per furto e reati vari collegate agli occupanti di Belfuggito risalgono al 2009. Da allora la situazione si è incancrenita.

Dopo l’incontro in prefettura dello scorso dicembre il Comune ha poi provveduto a effettuare attraverso la polizia locale una sorta di censimento. Il sindaco Villa, alla luce della relazione della polizia locale, parla “di circa quaranta persone oggi presenti a Belfuggito, in prevalenza donne e minori perché gli adulti maschi in molti casi sono stati arrestati a seguito delle numerose operazioni delle forze dell’ordine”. I minori in particolare sono 18, “di cui 13 vanno a scuola e 5 hanno meno di cinque anni”. Nessuno, conferma Villa, è residente a Sant’Angelo, mentre non è chiaro se nella nostra città abbiano il medico di famiglia. “Lo stesso dirigente scolastico, intervistato dalla Rai, ha però confermato che i bambini vanno a scuola e quando non ci vanno vengono avvisati i servizi sociali e il comando dei carabinieri”, chiosa il sindaco.
Resta da capire cosa fare in futuro e come gestire i bambini. La riunione in prefettura dello scorso dicembre ha individuato la possibilità di uno sgombero, attraverso ordinanza sindacale. Sul punto però il primo cittadino è chiaro: “Il Comune di Sant’Angelo non ha spazi per ospitare queste persone a seguito di uno sgombero. Quanto alla presenza di minori, pur non essendo residenti a Sant’Angelo vanno a scuola nella nostra città e sono tenuti sotto sorveglianza dai servizi sociali. Ricordo - aggiunge Villa - che l’allontanamento di un minore dal proprio nucleo familiare è competenza del Tribunale dei minori e non certo del Comune ed è disciplinato da specifiche condizioni. Aggiungo che in caso di affidamento di un minore a una struttura, alla quale eventualmente verrebbe affidata anche la madre, anche se questi soggetti non fossero residenti a Sant’Angelo, i costi ricadrebbero sul nostro Comune, che certamente non sarebbe in grado di sostenere spese per tutti i minori presenti a Belfuggito”.
Questa la versione del sindaco Maurizio Villa. “Il Ponte” è a disposizione di quanti volessero intervenire sul tema.

IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano