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Giuseppe (Peppino) Ferrari uomo colto, ci ha lasciato



Giuseppe Ferrari, anni 88, ci ha lasciati il 29 dicembre 2018, suscitando nella nostra comunità un profondo cordoglio legato ad una vita spesa al servizio delle istituzioni, cui ha riversato tanto e proficuo impegno.
Da don Albino Anelli, prete dell’oratorio San Luigi dal 1936 al 1959, Peppino Ferrari (così è da sempre chiamato) riceve l’educazione di una fede autentica e la preparazione all’impegno sociale.
Nell’immediato dopoguerra è attivo nel movimento scout santangiolino contri-buendo alla sua rinascita, e nell’Azione Cattolica come presidente della sezione giovanile.
Diplomato geometra al l’I.T.G.C. Agostino Bassi di Lodi, è assunto come disegnatore all’ILVA costruzioni meccaniche di Milano. Nel 1962 si laurea in Economia e Commercio alla Bocconi, e quarant’anni dopo, nel 2002, la passione per la geologia e l’ambiente lo porta a laurearsi in Scienze Naturali alla Statale di Milano. A testimonianza dell’interesse per la natura, nello studio di casa Ferrari fa bella mostra di sé una splendida raccolta di minerali che attende una opportuna collocazione.
Esponente della Democrazia Cristiana, Ferrari nel 1970 è eletto consigliere comunale assumendo l’incarico di assessore con delega ai lavori pubblici, carica che mantiene fino al 1984. Nei due mandati successivi è nominato anche vicesindaco.
Gli anni Settanta sono quelli in cui viene approvato il piano comunale di edilizia popolare con la costruzione delle Case Gescal e le costruzioni popolari alla Musellina, Ferrari è tra gli amministratori che hanno intensamente lavorato per favorire queste realizzazioni.
Uomo erudito culturalmente, Ferrari negli anni della maturità si dedica alla comunicazione con interventi di attualità sulle pagine del quotidiano “Il Cittadino”, mentre su “Il Ponte” affronta argomenti di storia locale.
Alla moglie Francesca e ai parenti le condoglianze sentite da parte della redazione de “Il Ponte“ e dei suoi lettori.
Antonio Saletta




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