La basilica ha riaperto dopo un mese di stop


Ha riaperto i battenti sabato 2 marzo, a un mese esatto dalla chiusura forzata, la basilica dei santi Antonio abate e Francesca Cabrini a Sant’Angelo. Nel mezzo, un mese intenso di sopralluoghi, verifiche e lavori per mettere in sicurezza il luogo di culto.
La chiusura era stata disposta sabato 2 febbraio a causa del crollo di due lastroni di marmo e dopo gli accertamenti dei vigili del fuoco e delle autorità competenti. L’incidente per fortuna non aveva provocato feriti ma aveva immediatamente causato il trasferimento all’oratorio San Luigi e in cripta di tutte le funzioni fino a data da destinarsi, compresa la Messa di apertura della visita pastorale del vescovo di Lodi, che si sarebbe dovuta celebrare domenica 3 febbraio proprio in basilica e che invece è stata spostata in oratorio.
Nei giorni successivi al crollo, si sono svolti i sopralluoghi per identificare i lavori da eseguire per ripristinare le condizioni di sicurezza e per affidare in tempi rapidi i cantieri. La ditta Rozza si è occupata dell’ancoraggio delle mille lastre in marmo che rivestono le colonne della navata centrale e del presbiterio della basilica, con la posa di due tasselli per ogni lastra per garantire il fissaggio e la tenuta anche in futuro. Per un totale di duemila tasselli fissati in circa dieci giorni di cantieri, utilizzando un sistema di ponteggi e un elevatore elettrico per raggiungere anche i 12 metri di altezza.