Questa è la storia di come nasce una grande passione che dà esiti davvero apprezzabili e che sottolinea il gentile favore da parte del santangiolino Peppino Migliavacca nei confronti dei giovani studenti dell’Istituto di Scuola Secondaria Superiore di II Grado, in cui la sottoscritta ha il piacere di insegnare.
Un grande privilegio, infatti, quello accordatoci da Peppino Migliavacca: mettere a disposizione per alcuni giorni la propria collezione di numismatica, incentrata sulla vecchia “Lira”, argomento che garantisce un tuffo del passato remoto, grazie all’approfondimento di tematiche storiche e, nel passato recente, in virtù delle testimonianze che tutti noi possiamo dare a noi stessi e, per mediazione, anche agli studenti dell’IIS “R. Pandini” di Sant’Angelo Lodigiano. A tale proposito tutti gli alunni sono stati opportunamente edotti da una brochure informativa sul percorso della lira, dall’epoca della sua prima apparizione, in epoca carolingia, sino all’anno 2002, in cui si congeda definitivamente dagli occhi e dalle mani della popolazione italiana.
La passione di Peppino Migliavacca affonda le proprie radici addirittura nell’infanzia, quando il padre, di ritorno dalla seconda guerra mondiale, portò a casa alcune monete dall’ex-Jugoslavia, in particolare dinari slavi e dracme greche.
Anche l’adolescenza è caratterizzata da un curioso segno premonitore: mentre il ragazzo aiuta la zia nel trasloco, emerge, tra scatoloni e suppellettili varie, una piccola scatola di latta, in cui sono contenute delle vecchie lire italiane.
E, ancora una volta, l’interesse per questi piccoli “reperti” è intenso.
In età matura, decide di dedicarsi a questa sua passione con sistematicità, tempo e interesse. Incomincia ricerche storiche, che gli consentono di orientarsi nel vasto, ma, ai più, poco conosciuto mondo della numismatica e intraprende contrattazioni con altri collezionisti, andando ad aumentare la sua collezione.
Anche i due figli lo aiutano in tale raffinato passatempo; e così, accade che, in occasioni particolari, come il compleanno, il Natale o la festa del papà invece di optare per la consueta cravatta, gli facciano dono di una moneta o di una banconota.
Una verifica del materiale raccolto tanto appassionatamente è d’obbligo, per amore di correttezza e per valorizzare ufficialmente gli esiti di tale ricerca.
A tale proposito per Peppino diventa importante avere un riscontro da parte dell’Ufficio Filatelico-Numismatico di Lodi e/o di San Colombano, sulla tale moneta o sulla tale banconota che, appunto, ne attesti l’autenticità.
Passione, voglia di sistematizzare la propria raccolta, un’inclinazione alla precisione, una preparazione storico-culturale robusta come substrato imprescindibile, lo portano a una consultazione costante e a uno studio dei cataloghi “world coin”, che afferiscono, in tal senso, al periodo compreso tra il diciottesimo secolo e l’anno 1993 e, parimenti, all’altrettanto continua consultazione del catalogo “Bolaffi”.
La prima mostra ufficialmente organizzata per il pubblico risale al mese di ottobre dell’anno 2002, in occasione della festa dell’Uva del Comune di San Colombano al Lambro.
Seguono, poi, da parte del nostro collezionista gli approntamenti per ordinate vetrinette, attraverso le quali organizza una seconda mostra qualche anno fa, presso la Casa di Riposo di Sant’Angelo Lodigiano “Santa Francesca Cabrini”. Si arriva infine all’anno 2019, che è davvero proficuo di attività: la mostra, in occasione della Fiera di Maggio di Sant’Angelo Lodigiano, e in quella di giugno nella già citata Casa di Riposo, presso cui, con una devozione e un’amorevolezza davvero non comuni, Peppino Migliavacca svolge anche una costante, puntuale, mirabile attività di volontariato da parecchi anni, impegno premiato con la benemerenza civica, il 17 gennaio, in occasione della serata della riconoscenza.
Ora ha deciso di rendere partecipi di questa sua esperienza culturale anche i ragazzi e il corpo docenti dell’IIS “R. Pandini” di Sant’Angelo Lodigiano; e non solo gli studenti dell’indirizzo AFM e dell’indirizzo turistico per ovvie ragioni, collegate intrinsecamente con l’inclinazione di tali studi, ma a tutti i frequentanti, compresi quelli dell’indirizzo scientifico con orientamento sportivo e dell’indirizzo logistico.
Ancora una volta perciò, la Storia, declinata nelle molte Scienze che si articolano saldamente con la medesima, ci ricorda quanto sia importante conoscere il proprio passato, come si diceva all’inizio, remoto o recente che sia, in virtù del quale vivere un presente in modo consapevole e cercare di approntare un futuro proficuo e costruttivo per propria dimensione e per la collettività.
I ringraziamenti sentiti e ammirati da parte dell’IIS “R. Pandini” nella persona della dirigente scolastica, Daniela Verdi, nei confronti di Peppino Migliavacca sono davvero autentici ed entusiastici.