Era stato votato dai tifosi come il miglior giocatore del secolo. Per questo l’addio di Paolo Curti dalla panchina del Sant’Angelo, dopo un avvio di stagione assai deludente, non poteva essere al veleno. Al posto del bomber lodigiano il presidente Rino Balzano ha scelto Manuele Domenicali. Questo l’epilogo, dopo la 12esima giornata. Ma ripartiamo da dove ci eravamo lasciati.
Dopo il pareggio a reti inviolate contro la Casatese, il Sant’Angelo ha strappato un punto nella trasferta bergamasca contro l’Albino Gandino. Un punto anche nella gara casalinga contro il Codogno: l’inedito derby, contro una delle formazioni meno attrezzate del girone, è terminato a reti inviolate.
E arriviamo alla 12esima giornata, quando il Sant’Angelo crolla in trasferta contro il Zingonia Verdellino. Finisce 4-1 per i bergamaschi. Per mister Curti, la cui panchina era già traballante, è la sconfitta fatale. Al suo posto la società, che aveva già iniziato una massiccia operazione di ricambio della rosa, chiama Domenicali. La prima uscita del nuovo mister finisce in goleada: al Chiesa il Sant’Angelo piega 6-0 il Lemine Almenno, ultima forza del campionato. Sette giorni dopo arrivano altri tre punti nella sfida di Cologno Monzese, finita 1-2 per i rossoneri.
Da registrare, a margine del cambio di allenatore e della rivoluzione della rosa, la protesta degli ultras, che non contestavano tanto i risultati deludenti quanto lo scarso impegno che vedevano in alcuni giocatori.

Fotografia tratta dal profilo Facebook “Quelli che non mollano mai”