Nasce il Cabrini Day
In Colorado la Santa rimpiazza Colombo e New York litiga per la sua statua

di Giancarlo Belloni


Due storie provenienti dagli USA ci ricordano quanto la figura di Madre Cabrini sia sentita oltreoceano. La prima arriva dal Colorado, dove il prossimo 5 ottobre saranno tutti a casa per la nuova ricorrenza nazionale che lo stato americano ha voluto intitolare a Madre Cabrini. Si celebrerà il Frances Cabrini Day che andrà a sostituire il Columbus Day, storica festività dedicata a Cristoforo Colombo che proprio lo stato del Colorado, per primo negli Stati Uniti, istituì nel 1907.
Cosa è successo? Come mai lo scopritore del nuovo mondo, festeggiato per anni in tutta l’America, da un po’ di tempo è oggetto di contestazione? E com’è che il Colorado lo ha sostituito con Madre Cabrini?
Cerchiamo di fare ordine.
Si potrebbe pensare che le avversità verso l’esploratore italiano siano recenti e si inquadrino nel movimento che, sull’onda delle proteste antirazziste, ha provocato l’abbattimento di statue di diversi personaggi storici negli Stati Uniti e non solo.
In Colorado però, e in particolare nella capitale Denver, le controversie su Colombo sono molto più vecchie. Il comune di Denver in effetti aveva ufficialmente eliminato il Columbus Day già nel 2001, dopo che le parate storiche venivano accolte da forti proteste dei nativi americani che qui hanno le loro terre. Per loro Colombo incarna l’usurpatore e gli addossano anche le colpe degli stermini seguiti alla dominazione spagnola..
Tuttavia le parate storiche in ricordo della scoperta dell’America, forti di una importante presenza italo-americana, a Denver sono comunque continuate ancora per molti annipur fra polemiche e disordini (durante quella del 2007 ci furono 88 arresti).
L’ultima edizione, ostacolata dalla municipalità che ha chiuso le vie del centro si tenne nel 2018 mentre nel 2019 la parata non fu organizzata.
Anche nel parlamento nazionale si è tentato più volte di abolire la ricorrenza del Columbus Day a livello statale. Tra le idee mai realizzate per scalzare Colombo ci fu l’ipotesi di una Giornata dei popoli indigeni piuttosto che quella del Colorado Day, per ricordare l’adesione dello stato alla confederazione avvenuta nel 1876, cento anni dopo la dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti.
Dopo continui e aspri contrasti alla fine, anche su suggerimento della comunità italo-americana stanca delle discussioni su Colombo, ecco spuntare la candidatura di un’ altra italiana: Madre Cabrini. Una scelta che la stampa locale ha definito “un compromesso intelligente”.
Così, il 20 marzo 2020, dopo la firma del Governatore, la proposta è diventata legge pur con il voto contrario dell’opposizione che ha accusato la maggioranza di revisionismo storico (su questo punto si veda approfondimento a parte).
Diatribe su Colombo a parte, sta di fatto che il legame della Santa con questa terra è veramente forte e significativo. Arrivata in Colorado nel 1902 in occasione di alcune visite ai lavoratori italiani, Madre Cabrini fonda un orfanotrofio a nord di Denver. Qualche anno dopo, ai piedi di una montagna, acquisterà una piccola proprietà rurale per farne il campo estivo delle ragazze. Qui, a Golden, sul versante orientale della Lookout Mountain, dove la Santa scoprì una sorgente d’acqua tuttora attiva, c’è l’importante santuario a lei dedicato.
Negli Stati Uniti la festa promulgata dal Colorado in onore di Francesca Cabrini (il primo lunedì di ottobre in ricordo dell’ottobre 1909 quando divenne cittadina
americana) sarà la prima festività statale pagata nel nome di una donna.
E proprio di donne parla la seconda vicenda americana che vi raccontiamo, questa volta spostandoci più a est, a New York City.
Dopo che un recente censimento ha evidenziato che a New York ci sono 150 statue delle quali soltanto 5 dedicate a donne, il sindaco decide di promuovere una commissione per valutare la costruzione di monumenti a personaggi femminili e rimediare a questa disparità. Viene lanciato così un sondaggio online per raccogliere i suggerimenti dei cittadini: partecipano in duemila e segnalano 320 donne. Al primo posto, con 219 voti, arriva una suora italiana: Francesca Cabrini.
La commissione giudicatrice esclude però la Santa dalla selezione finale e promuove altre 7 figure femminili senza tener conto dei risultati del sondaggio, provocando diverse proteste. In particolare la comunità italo-americana, col sostegno della diocesi di Brooklyn, organizza un corteo con un migliaio di persone per chiedere il ripescaggio della Cabrini.
Ciò nonostante il sindaco, l’italo-americano Bill de Blasio, difende l’operato della commissione (guidata da sua moglie) e pur definendo la Cabrini una figura storica “sbalorditiva” non cede. La polemica continua a montare finché lo scorso mese di dicembre interviene a gran voce un altro italo americano, il Governatore Andrew Cuomo che sembra mettere un punto fermo alla faccenda: Madre Cabrini merita un monumento pubblico: visto che non ci pensa il comune la statua si farà a spese dello stato di New York.
Questione risolta? Non proprio: ora si litiga su dove farla perché Cuomo ha scelto un posto molto ambito: il Battery Park, nel porto di New York, con una vista mozzafiato sulla Statua della Libertà!

La legge del Colorado riscrive la Storia?

La legge dello stato del Colorado che istituisce la festività cabriniana sostituendo quella dedicata a Cristoforo Colombo è stata accusata di revisionismo storico dall’opposizione. È dunque interessante andare a leggere le motivazioni addotte dal Parlamento dello stato americano per giustificare la propria scelta.
La legge è sostenuta nel preambolo da alcune dichiarazioni.
In particolare si legge:
Sebbene Colombo sia riconosciuto come un esploratore che arrivò in quel che ora è conosciuto come Mare dei Caraibi, egli non ha mai viaggiato né mai è entrato nel territorio ora diventato Stati Uniti. Egli non ha avuto conoscenza o contatti con l’area ora nota come stato del Colorado per cui non c’è nessuna motivazione per il Colorado di celebrare una festa a suo nome. Nel 1492 fu accolto dagli indigeni Taino nella loro terra natale sull’isola di Quiqueya, che Colombo rinominò in Hispagnola. Cinquant’anni dopo i Taino furono sterminati da Colombo e dai suoi successori.
Nei punti successivi la legge ricorda le caratteristiche umanitarie della Cabrini, il suo rapporto col territorio, le sue opere e, citando l’episodio della scoperta della sorgente d’acqua, afferma:
La terra sulla quale Cabrini costruì il suo orfanotrofio e il campo estivo è il territorio tradizionale e terra natale delle popolazioni indigene Cheyenne, Arapaho e Ute. Questi popoli indigeni, e tutti i popoli indigeni, hanno uno speciale e sacro rapporto con l’acqua, simile a quello della Cabrini.

Non sappiamo se si possa parlare di revisionismo. Ci pare però che quanto scritto su Colombo dimentichi che senza quel pezzo di Storia gli americani non sarebbero quello che sono. È poi vero che la conquista dell’America ha provocato lo sterminio di alcune popolazioni indigene (non solo per le azioni armate ma anche per le malattie portate dagli invasori) ma pare forzato fare di Colombo l’incarnazione di tutto quel male (anche perché Colombo morì molto prima dello sterminio degli indigeni Taino).
Quanto espresso invece nell’ultimo passaggio (il richiamo all’acqua) appare come un “tirare Madre Cabrini per la tonaca” per trovare un nesso con le popolazioni indigene e far loro accettare la nuova ricorrenza dopo averle accontentate con la rinuncia al Columbus Day.
A Sant’Angelo il rifacimento della via Madre Cabrini è in fase di completamento. È auspicabile che con l’occasione l’amministrazione riveda anche la targa della via: l’attuale riporta una generica indicazione “S. Cabrini” che non rende giustizia alla figura della Santa oltre a non corrispondere al toponimo ufficiale che è via Madre Francesca Cabrini.


IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano



A Sant’Angelo il rifacimento della via Madre Cabrini è in fase di completamento.
È auspicabile che con l’occasione l’ammini-strazione riveda anche la targa della via: l’attuale riporta una generica indicazione “S. Cabrini” che non rende giustizia alla figura della Santa oltre a non corrispondere al toponimo ufficiale che è via Madre Francesca Cabrini.