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Tradizione rispettata in occasione del patrono Sant’Antonio Abate Consegnate riconoscenze e benemerenze in una cerimonia chiusa al pubblico di Rossella Mungiello Per la prima volta nella storia chiusa al pubblico, con i soli premiati e gli amministratori comunali. In un’atmosfera sospesa e inedita, il rito si è rinnovato nonostante la nuova zona rossa e i vincoli imposti dai numeri del contagio ancora preoccupanti. E ha assunto un significato nuovo, in linea con i destinatari individuati per l’edizione 2021, tutta dedicata all’emergenza sanitaria e a chi si distingue, ogni giorno, nell’assistenza silenziosa agli altri. A ricevere la Riconoscenza Civica 2021, il dottor Luciano Fugazza – già primario di Medicina all’Ospedale Maggiore di Lodi, oggi in pensione – che ha raccolto il premio lanciando un messaggio di speranza, dopo una vita in corsia. Perché il suo imperativo, ha specificato, non è stato «curare gli ammalati, ma le persone ammalate, dando loro anche fiducia e speranza nella guarigione, quel che ci serve anche oggi, perché la guarigione c’è». Premiata con la Riconoscenza 2021 anche la sezione santangiolina della Croce Bianca, da 47 anni impegnata nell’emergenza, nell’urgenza e nell’assistenza alla popolazione. Un premio che arriva dopo mesi di grande stress e impegno per i volontari, con doppi turni e un fardello emotivo e psicologico pesante, ritirato dal neo presidente Giuseppe Pino Carlin – che ha contribuito a fondarla e oggi è tornato a guidarla – e dalla comandante Laura Pagani. «Premio che ritiro con orgoglio – ha detto Carlin commosso – a nome di un’associazione che in quasi mezzo secolo ha dato tanto per la nostra città, segnata dall’anno appena trascorso, dove i nostri mezzi sono usciti 10 mila volte, molti volontari si sono ammalati e alcuni ci hanno lasciato». Terza riconoscenza della giornata al gruppo comunale di protezione civile - ritirata da Claudia Sanguinello – mentre al referente Mario Cantoni è stato consegnato l’assegno speciale da 2500 euro frutto della vendita del libro “È stato solo un brutto sogno” ideato da Francesca Devecchi, a cui è andato il tributo della città e del sindaco Villa, che ha voluto ricordare anche la disponibilità straordinaria dimostrata da tutti i volontari di protezione civile durante l’emergenza sanitaria. E ancora, tra i premiati con la più alta onorificenza, la riconoscenza, il dottor Vittorio Altrocchi, da 40 anni direttore sanitario Avis e da 50 anni protagonista di attività di volontariato. |
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