È l’idea di lavorare insieme e costruire qualcosa per il bene di tutti, alla base del cammino comunitario del Pellicano. La Cooperativa sociale con sede in località Monte Oliveto di Castiraga Vidardo, nata per offrire un servizio nell’ambito del problema delle dipendenze sul territorio, con la sua vocazione agricola, sullo stesso territorio ha sviluppato anche un intento sinergico attraverso la cooperazione con una rete articolata di soggetti istituzionali e non, tra pubbliche amministrazioni, gruppi d’acquisto, associazioni, a portare avanti l’obiettivo che un’economia di prossimità è possibile.
Un intento che rivaluta l’individuo e il suo medesimo contesto in un’implicita reciprocità, funzionale a riabilitare non solo la persona, nel suo riaffacciarsi alla vita e al gusto del fare per sé e per gli altri, ma anche il suo “ambiente” inteso in senso lato, degradato non soltanto dall’inquinamento, ma pure da un’economia malata, finalizzata al solo profitto, che marginalizza chi non è più attivo.
E se già con gli orti il Pellicano aveva condiviso l’esperienza di ripartire dalla terra e incontrare prospettive di mutualità e di auto-organizzazione (col supporto territoriale ove cittadini in difficoltà fossero assistiti e seguiti per provare a uscire da un momento di crisi, potendo mettere in gioco le loro capacità) col recente anno in corso giunge a maturazione un’iniziativa che da complementare è divenuta protagonista, e da quattro arnie con cui era stata intrapresa la scommessa dell’apicoltura, oggi l’apiario del Pellicano conta circa 20 arnie.
Ecco perché in una realtà attiva dal 2015, oltre alla produzione di miele vengono inaugurati dei corsi di introduzione all’apicoltura gratuiti e si è sviluppato assieme al Movimento per la Lotta alla Fame nel Mondo e all’Università di Veterinaria, un progetto di ImpollinAzione urbana che, tra l’altro, usa le api come indicatori molto precisi della qualità dell’aria. Il ciclo vitale delle api dell’apiario del Pellicano è così seguito fino alla fine ed è per questo che si vuole offrire una possibilità concreta per contribuire e condividere quest’esperienza proprio... “adottando” un’arnia!
In un contesto dove da anni ormai è nota la difficoltà di sopravvivenza delle api, dovuta all’uso intensivo dei pesticidi nelle monocolture e dell’inquinamento in generale, il ruolo dell’impollinazione è fondamentale negli equilibri dell’ecosistema e perciò il valore del “chilometro zero” si rende concreto (l’offerta è limitata a 200 iscrizioni e al territorio della provincia di Lodi e Milano per tutto l’anno, fino a esaurimento posti) operando per un’economia di sostentamento, a ridurre gli sprechi e a incrementare quella circolarità che si richiede nell’urgenza di politiche sociali, con costante rigenerazione delle risorse e attenzione al risparmio.
E nella valutazione complessiva degli impieghi, dell’impatto ambientale, lavorativo ed economico, l’operazione si autoalimenta in base ai bisogni stessi di una realtà in continua evoluzione. Partiti dalla coltivazione di circa due ettari di terreno, col graduale sviluppo del confezionamento (confetture, conserve), dell’allevamento di galline ovaiole e naturalmente, dell’apicoltura, tutti i progetti e i relativi procedimenti vengono così regolarmente verificati da professionisti esterni, per migliorarli in funzione di sostenibilità, inclusione e biodiversità, progressivamente rimodulati alla peculiare realtà della Comunità.
Gli orti ivi situati, fanno parte di una struttura indipendente e autonoma, che dedica al riutilizzo le sue officine (che riadattano biciclette e mobili), i magazzini (dove sono raccolti e conservati abiti e scorte alimentari) e producendo energia elettrica con pannelli fotovoltaici, riducendo al minimo la produzione di rifiuti. Un piccolo successo per quel che vuol dire davvero sostenibilità al di là degli slogan politici di facciata, e che vede in quell’ “utopia possibile” di Peppo Castelvecchio, responsabile della Comunità di Monte Oliveto, non più solo un ossimoro.
Per contribuire all’iniziativa “Adotta un’arnia” è possibile comunicare via mail o telefonicamente nome e cognome a: gliortidelpellicano@gmail.com o 0371934343, con un recapito di posta elettronica o telefonico; versando 25 euro tramite bonifico (causale Adotta un’arnia; IBAN: IT 71 D 03599 01899 087948501131). L’offerta darà diritto a ricevere: la tessera Adotta un arnia 2021/2022; il libro “L’utopia possibile” di Peppo Castelvecchio; gli aggiornamenti all’attività dell’apiario, degli orti del Pellicano e della Comunità; l’accesso gratuito ai corsi di introduzione all’apicoltura; la visita guidata e programmata all’apiario e agli orti; e da settembre, 1 vaso di miele da 500 g. Per le prime cinquanta adesioni: una candela con cera naturale 100%.