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di Rossella Mungiello Il silenzio e il ricordo, la memoria e il monito perché sia sempre centrale nello sviluppo della comunità. Due momenti di commemorazione in città per la ricorrenza del 76esimo anniversario della Liberazione, pur con i limiti della pandemia da Covid-19. Al monumento ai Caduti, alle 10, l’omaggio istituzionale di Palazzo Delmati, con le autorità civili e militari unite al fianco delle associazioni, dall’Ancr all’Anpi. Per un momento simbolico segnato dall’Inno di Mameli, la deposizione della corona d’alloro, portata dai volontari di protezione civile e deposta al monumento ai caduti dal sindaco Maurizio Villa, che ha scelto di parlare con una lettera diffusa sui canali informativi del Comune. Per dire, «in una data storica, una pietra miliare in ricordo di tutti coloro che hanno sofferto, combattuto e donato la propria vita in nome della libertà», che «se è difficile oggi parlare di libertà, il pensiero, l’idea, la riflessione travalicano ogni confine e ideologia politica». «Il ricordo della comunità - ha aggiunto il sindaco - oggi più che mai si rivolge a tutti coloro che ci hanno lasciato, soprattutto a tanti anziani che vivevano questo giorno con orgoglio, che ammiravano commossi lo sventolio della bandiera, a tutti coloro che non abbiamo salutato con un ultimo abbraccio», ma anche a tutti «i volontari che con abnegazione ed impegno hanno offerto il loro aiuto in nome della speranza che non ci deve mai abbandonare, ma renderci persone migliori, oneste, giuste e altruiste». |
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