In questi due anni difficili la scuola ha risentito molto della didattica a distanza, DAD, così come è stata definita durante il primo lockdown. Ci si è dovuti inventare un nuovo modo di fare scuola, i bisogni degli studenti sono cambiati e l’urgenza è diventata raggiungere tutti, non lasciare indietro e da solo nessuno. Da questa consapevolezza è nata la collaborazione tra l’Istituto Comprensivo “Riccardo Morzenti” di Sant’Angelo Lodigiano e l’Associazione Genitori per la Scuola Morzenti con lo scopo di far fronte ad alcune problematiche nate durante la pandemia di Covid-19. Tra i bisogni da affrontare c’è stato sicuramente quello d’insegnare ad utilizzare in modo consapevole, ma anche efficace, i nuovi media digitali che, con la Dad, sono diventati linguaggio comune e necessario.
La proposta ha visto protagonisti la Dirigente dell’Istituto Comprensivo, Annalisa Fattori, alcuni genitori dell’Associazione e un gruppo di docenti che, insieme, hanno provato a strutturare un percorso guidato dagli esperti del CREMIT, Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media, all’Innovazione e alla Tecnologia dell’Università Cattolica di Milano. La progettazione, infatti, è frutto della stretta collaborazione tra esperti e docenti e ha come scopo quello di guidare gli studenti a utilizzare le nuove tecnologie e, nello stesso tempo, aiutarli a riscoprire il territorio inteso come comunità. Da qui l’idea del ponte tra il passato, la tradizione, la storia e la cultura locale e il futuro, i social media, i nuovi linguaggi comunicativi multimediali.
L’occasione che ha reso queste idee concrete è stato il bando della Fondazione Comunitaria della provincia di Lodi, nella primavera scorsa, a cui l’Associazione Genitori per la scuola Morzenti e l’Istituto Comprensivo hanno partecipato proponendo, appunto, il proprio progetto. Grazie anche al co-finanziamento dell’ Associazione Genitori, ai contributi di sponsor e privati, al patrocinio di amministrazioni comunali e Fondazione Bolognini sarà dunque possibile realizzare questa ambiziosa proposta didattica: ambiziosa non solo perché altamente innovativa, ma anche perché vede coinvolto il CREMIT con dei media educators, per l’alto numero di soggetti coinvolti: 210 studenti, 9 classi della prima media di Sant’Angelo e Caselle Lurani e i relativi docenti, ma la vera novità consiste anche nel coinvolgimento dell’intera comunità, non solo scolastica: genitori, nonni, enti, amministrazioni e associazioni del territorio.
L’atto finale di questo percorso sarà la creazione e la successiva pubblicazione di un blog, corredato di materiali originali, prodotti dai ragazzi e il suo uso per fare rete, condividere, sperimentare e gettare le basi per costruire le competenze civiche e digitali imprescindibili per gli studenti del futuro. Quel futuro che, grazie al ponte che può rappresentare la tecnologia oggi, è privo di senso senza uno sguardo attento al passato.
Luca Bellia, Giusy Cuccia, Marialuisa Rognoni.