La serata della riconoscenza al castello Bolognini

Dopo il rinvio di gennaio, consegnate a maggio le riconoscenze e le benemerenze civiche
di Lorenzo Rinaldi


Dopo il rinvio causato dalla pandemia lo scorso gennaio (come da tradizione la Serata della Riconoscenza è in programma il 17 gennaio, festa patronale di Sant’Antonio Abate) si è tenuta sabato 7 maggio nella suggestiva cornice del castello Morando Bolognini la cerimonia di consegna delle riconoscenze e delle benemerenze civiche. Un momento nel quale la comunità vuole tributare il giusto omaggio e ringraziamento a quanti a vario titolo si spendono per Sant’Angelo in vari ambiti.

“Vedere così tanta gente dopo il rinvio di gennaio, che non avrebbe permesso ai nostri migliori di godere della vicinanza di tutti, è bello e gratificante”, ha affermato il sindaco Maurizio Villa.

Le tre riconoscenze civiche, i premi più significativi, sono andati a Giuseppe Negri, presidente di Sal - Società acqua lodigiana e in passato impegnato a vario titolo a livello politico ed associazionistico (è tra i fondatori del San Rocco 80 ed è stato a lungo consigliere comunale della Lega nord in maggioranza e in opposizione); Marco Paesanti, massofisioterapista entrato nello staff medico del Milan nel 1993; e Ugo Speziani, a sua volta impegnato a livello associazionistico e con una lunga carriera politica che lo ha portato ad essere eletto più volte in consiglio comunale e a ricoprire il ruolo di assessore tra gli anni Ottanta e Novanta. Un pilastro della vita democratica cittadina, che si è formato all’oratorio e ha poi a lungo militato nella Democrazia cristiana e nel Partito popolare.

Sono cinque invece le benemerenze civiche, assegnate a Ida Vitali, insegnante alla scuola dell’infanzia Madre Cabrini e punto di riferimento per numerose attività legate ai più piccoli; Compagnia del Dialetto Barasino; Luigi Bertolini, titolare del ristorante La Ranera; Pietro Toscani, classe 1931 e ancora fulcro dell’attività di vendita di formaggi e angurie; e alla ditta Fratelli Toscani, nata nel 1948 e che alla vendita sempre di angurie ha affiancato quella di foraggio per animali.
Tanti i santangiolini presenti alla serata, animata da par suo dalla Compagnia del Dialetto Barasino.