Il paese inaugura la primaria Santa Cabrini e il Centro Sportivo


Momento storico per Castiraga Vidardo, con la nuova scuola e il palazzetto dello sport

di Matteo Fratti


Tante le autorità presenti, per un momento che, nel paese di Castiraga Vidardo, ha coinciso con un evento epocale. Al “taglio del nastro” infatti, lo scorso 3 settembre, la nuova scuola primaria, a sostituire il vecchio plesso di quasi cinquant’anni fa, di quando ancora si dicevano “le elementari”. Oltre alle locali rappresentanze amministrative e religiose, presenti molte figure istituzionali, dai sindaci del territorio al vescovo Mons. Maurizio Malvestiti, con il presidente della provincia Fabrizio Santantonio e l’assessore regionale al territorio Pietro Foroni; fino al Ministro della Difesa Lorenzo Guerini e alla vice presidente regionale Letizia Moratti.

Un’occasione celebrativa che giunge all’ambito traguardo del lavoro di alcuni anni, in un passaggio di testimone tra la precedente e l’attuale amministrazione, gli ostacoli della pandemia e un’assidua costanza nel mantenere vivi i contatti per arrivare a questo momento, come testimonia orgogliosamente commossa la “prima cittadina” di Vidardo, Emma Perfetti. E assieme all’accoglienza della cittadinanza, assiepata in via Rossini 1, dove ha preso forma la struttura che affianca anche il neonato palazzetto sportivo, dopo i saluti, gli interventi ufficiali, concordi nel vedere in questo momento un rinnovato impegno ad investire nel futuro, troppe volte spento da un cosiddetto “inverno demografico”, che parrebbe attestarsi invece qui, in controtendenza. Ma in direzione contraria è anche la realtà dei fatti, che a fronte di un’edilizia scolastica troppe volte ostacolata da un’incombente burocrazia, ha visto i lavori in loco non fermarsi mai, estate e inverno, a ferragosto come alla vigilia di Natale. Al di là dei dati tecnici, di un edificio di 2435 metri quadri con uno spazio per 400 alunni, 16 aule e altri spazi integrati e condivisi, il vicino spazio sportivo con tribuna da 250 posti e l’obiettivo di un’autosufficienza energetica, sono poi gli alunni che faranno la scuola, appropriandosi di una realtà dove imparare la vita.

Così, nelle parole della sindaca: - “..ai ragazzi la possibilità di esercitare un diritto all’istruzione in una scuola pubblica sicura, funzionale e accogliente...” –; così come in quelle dell’onorevole Guerini: – “..essi saranno i cittadini di domani, il nostro futuro. In un momento difficile come questo c’è bisogno di occhi e cuori nuovi che vivano il mondo ispirandosi alla Santa a cui è intitolato l’istituto”. Un pensiero a Santa Cabrini, che viene anche dalla benedizione del Vescovo: - “..fu donna capace di aprire porte, menti e cuori. Lo stesso compito è da attribuirsi alla scuola, assieme alla famiglia: indirizzare verso la condivisione, la collaborazione e la socialità, seminando pace, concordia e fraternità”-. Un augurio che è anche il miglior auspicio, prima che l’ingresso a piccoli gruppi garantisse di varcare i nuovi cancelli e vedere i luoghi della nuova attività didattica, oltre a quelli di un futuro investimento sul tempo libero, con nuove attività sportive. A fianco, gli spazi della vecchia scuola, che una segnalata incompatibilità ambientale ci fa ben sperare che presto lascino posto al nuovo, completando un rinnovato contesto ambientale e paesaggistico.