Si allungano i tempi per la sistemazione della ciclopedonale tra Vidardo e Sant’Angelo di cui abbiamo parlato sullo scorso numero del nostro giornale.
Quasi in risposta all’auspicio di trovare una rapida soluzione alla chiusura della passerella sul colatore Lisone, ecco arrivare la cattiva notizia: non ci sono i soldi!
Il progetto di rifacimento della struttura, inserito in un più ampio intervento proposto dalle amministrazioni di Sant’Angelo, Vidardo, Graffignana e dalla Provincia di Lodi, è stato infatti escluso dai finanziamenti del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Realizzata nel 2004, la passerella in legno ora pericolante, dal luglio del 2021 è vietata al transito per motivi di sicurezza. La prima idea delle amministrazioni di Sant’Angelo e Vidardo è stata quella di programmare un intervento di manutenzione straordinaria atto al recupero della funzionalità del manufatto. Le verifiche tecniche hanno però evidenziato la necessità di un provvedimento più drastico: l’abbattimento della vecchia passerella (il cui ammaloramento riguarda non solo le travi visibili a tutti, ma anche la struttura portante) e il rifacimento del collegamento da realizzarsi in acciaio e non più in legno.
Per tale motivo, coinvolta anche la Provincia di Lodi, le amministrazioni avevano presentato al governo una proposta di accesso ai fondi del PNRR, nel capitolo destinato alla manutenzione e allo sviluppo delle piste ciclabili, puntando all’estensione del percorso fino a Graffignana.
Ora da Roma è arrivata la doccia fredda, un rifiuto che costringerà gli amministratori a pensare a soluzioni diverse per reperire i fondi necessari.
Intanto i pedoni e i ciclisti che percorrono questo tratto (non pochi) saranno costretti ancora per un bel po’ a passare sulla strada provinciale a fianco del pesante traffico di automezzi.
Con la speranza che qualche temerario / incosciente non continui a forzare il divieto passando lo stesso sulla passerella rischiando la vita in una sorta di roulette russa.