Idee di primavera: scopriamo i siti Unesco della Lombardia

di Giancarlo Belloni

“Girano il mondo i santangiolini, vanno per monti, per mari e città...” così si cantava nel 1958... ma chissà quanti santangiolini, senza andare troppo lontano, conoscono i tesori della nostra regione, la Lombardia.
Allora, complice il piacevole clima della primavera e la ricorrenza del 18 aprile, giornata internazionale dei monumenti e dei siti, abbiamo pensato di regalarci qualche idea per una gita: perché non visitare i siti lombardi Patrimonio dell’Unesco?
L’Unesco è l’agenzia dell’ONU per l’educazione, la scienza e cultura. In Italia ha selezionato 58 siti da tutelare come Patrimonio dell’Umanità e la Lombardia detiene il primato nel nostro Bel Paese con ben 10 siti.
Li presentiamo nell’ordine in cui sono stati via via inclusi nella Lista dell’ Organizzazione delle Nazioni Unite; da Sant’Angelo sono quasi tutti visitabili in giornata.

VAL CAMONICA
Incisioni rupestri
(2 ore in auto da Sant’Angelo, 115 km)

Siamo in provincia di Brescia, in Val Camonica dove tra i vari parchi della zona suggeriamo il parco delle Incisioni Rupestri di Naquane: un bosco le cui rocce sono ricche dei graffiti degli antichi abitanti: i Camuni.
Incise nella roccia a partire dal IV millennio a.C., ancora oggi possiamo facilmente vedere le immagini della vita di questi uomini, degli animali che li circondavano e della famosa rosa camuna che è diventata il simbolo della nostra regione.
La strada per la Val Camonica passa per il lago d’Iseo, dove potrete fare una piacevole tappa. Informazioni sugli orari di visita e altro: http://www.parcoincisioni.capodiponte.beniculturali.it/

MILANO
Santa Maria delle Grazie e Cenacolo Vinciano
(50 min., 41 km)

Il posto è vicino ma non è così semplice accedervi: occorre prenotare con molto anticipo la visita sul sito internet https://cenacolovinciano.org.
Con un po’ di pazienza si riuscirà ad avere i biglietti che ci permetteranno di ammirare uno dei lavori più famosi di Leonardo da Vinci: l’Ultima Cena.
L’opera, nonostante sia giunta fino a noi danneggiata a causa della tecnica adottata da Leonardo e a seguito di un bombardamento, è ancora in grado di affascinare tutti i visitatori.

VILLAGGIO OPERAIO DI CRESPI D’ADDA
(50 min., 66 km)

Qui veniamo catapultati tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, nel villaggio costruito da Cristoforo Benigno Crespi, industriale cotoniero, che da imprenditore illuminato quale era decise di unire la produttività della propria azienda al benessere dei suoi dipendenti.
Ottimo esempio di archeologia industriale, a Crespi d’Adda si possono visitare le case degli operai, quelle dei capi reparto, quelle dei dirigenti oltre ai servizi quali il dopolavoro, i bagni pubblici, la scuola, il teatro, la chiesa, il cimitero..., insomma tutto un paese costruito attorno al corpo centrale costituito dal Cotonificio. Per informazioni: https://villaggiocrespi.it/

SACRO MONTE DI VARESE
(1 ora e 20 min., 107 km)

I Sacri Monti italiani iscritti nella lista dell’Unesco sono gruppi di cappelle erette tra il XVI ed il XVII secolo che delineano un percorso votivo solitamente distribuito su un versante di una montagna. In totale sono 9, di cui 7 in Piemonte.
Quelli della Lombardia sono due: il Sacro Monte del Santuario della Madonna del Soccorso ad Ossuccio, in provincia di Como, e il Sacro Monte del Santuario di Santa Maria del Monte a Varese.
Quest’ultimo è un complesso di 14 cappelle che compongono una via sacra di 2 km, costruito nel corso del Seicento come opera di evangelizzazione popolare per arginare la riforma protestante.
Per informazioni: http://www.sacromontedivarese.it/

FERROVIA RETICA
Il trenino del Bernina
(2 ore e 40 min., 195 km)

Il viaggio in treno da Tirano a Saint Moritz è senza dubbio una delle più belle escursioni che si possono fare.
Partendo da Sant’Angelo è un po’ impegnativo farla in giornata perché bisogna mettere in conto il viaggio di andata e ritorno fino a Tirano (SO), in auto oppure in treno da Milano. Il tragitto da Tirano alla località svizzera di Saint Moritz durerà inoltre circa 2 ore e 30 che si possono spezzare fermandosi anche in località intermedie.
Ma magari mettendo in conto un week end, questa gita vi rimarrà sicuramente nel cuore!
Per informazioni: https://www.trenino-rosso-bernina.it

MANTOVA E SABBIONETA
(1 ora e 50 min., 136 km)

Mantova, città rinascimentale adagiata sul Mincio, che qui sembra un lago, si visita tranquillamente in una giornata e su internet troverete gli itinerari da fare anche a piedi. Oltre alle sue chiese e alle sue piazze è d’obbligo visitare Palazzo Te e il grande complesso del Palazzo Ducale che comprende il prestigioso Castello di San Giorgio, voluto da Francesco I Gonzaga. Al suo interno la splendida e famosa “camera degli sposi “ di Andrea Mantegna.
A 40 minuti da Mantova c’è Sabbioneta, la “città ideale” racchiusa in una cinta muraria a forma di stella, fondata da Vespasiano Gonzaga Colonna e realizzata da zero secondo le idee urbanistiche del Rinascimento.
Per informazioni: https://www.provincia.mantova.it

MONTE SAN GIORGIO
I fossili del Triassico
(1 ora e 30 min., 116 km)

Siamo in provincia di Varese nei pressi del confine con la Svizzera, in prossimità del lago di Lugano.
In questo territorio sono stati rinvenuti circa 20.000 fossili risalenti al periodo del Triassico, quello dei dinosauri, circa 200 milioni di anni fa! In questa zona c’era una laguna tropicale e sono stati trovati pesci e rettili che raggiungevano anche i 6 metri.
I fossili si possono ammirare lungo il sentiero geo-paleontologico oppure nei musei di Besano (Varese) o Meride (Svizzera). Per la visita consultare il sito: http://www.montesangiorgio.org

LE PALAFITTE PREISTORICHE DELL’ARCO ALPINO
(1 ora 50 min., 103 km)

Si stratta di un sito seriale transnazionale. Le palafitte dell’arco alpino, entrate nei beni Patrimonio dell’Unesco nel 2011, sono un grande gruppo di 111 insediamenti che vanno dal 5000 al 500 a.C. distribuiti tra Svizzera, Austria, Italia, Germania, Francia e Slovenia. In Italia se ne contano 19 di cui 10 in Lombardia tra le province di Brescia, Varese, Mantova e Cremona.
In realtà si tratta di ritrovamenti difficili sia da conservare sia da mostrare ai visitatori.
In Lombardia, sul lago di Varese, esattamente nell’isolino lacustre Virginia, si trova la più antica palafitta fin qui rinvenuta.
Nel Parco Archeologico si può visitare il percorso didattico all’aperto e il piccolo Museo Preistorico con pannelli che illustrano gli ultimi risultati degli scavi e delle ricerche di questi anni.
Per informazioni: https://www.beniculturali.it/luogo/museo-preistorico-dell-isolino-virginia

I LUOGHI DEL POTERE LONGOBARDO
(1 ora 15 min., 108 km)

Anche questo è un sito diffuso costituito da diverse architetture risalenti all’epoca del regno longobardo (568-744 d.C.)
Tra i beni appartenenti a questo sito, protetto dal 2011, in Lombardia si possono ammirare: il complesso Monastico di San Salvatore e Santa Giulia a Brescia (cui si riferisce la distanza indicata), e il Castrum di Castelseprio-Torba (Varese), avamposto militare romano trasformato in luogo commerciale e, successivamente, di culto.
Nella lista non c’è Pavia, capitale del regno longobardo dal 625 al 774, perché la maggior parte degli edifici eretti in tale periodo è andata distrutta o ha subito modifiche radicali.
Per informazioni: https://www.bresciamusei.com

BERGAMO E LE OPERE DI DIFESA VENEZIANE
(1 ora, 80 km)
Nella seconda metà del XVI secolo la Serenissima Repubblica di Venezia realizzò la cinta muraria lunga 5,3 km per difendere la città alta di Bergamo e il suo bellissimo centro storico medievale, dal confinante Ducato di Milano.
Oggi le mura difensive di Bergamo, insieme ad altre fortificazioni realizzate sempre dai Veneziani a Palmanova e Peschiera del Garda in Italia, a Zara e Sebenico in Croazia e a Cattaro in Montenegro, costituiscono il più recente Sito Unesco riconosciuto in Lombardia, come parte di un sito seriale transnazionale.
Le mura di Bergamo, mai espugnate, oggi sono un piacevole belvedere sulla città bassa e si possono percorrere per diversi chilometri ammirando un panorama straordinario.
Per informazioni https://www.visitbergamo.net/it.