Eccoci dunque al quindicesimo appuntamento (dopo i sei della prima serie ed i sei della seconda) della rubrica “’NDUÌNA ’ME SE DIS E TRÖVA LA SCUMÀGNA!” dedicata al nostro dialetto. Anche questa volta i partecipanti sono numerosi (37 nominativi in totale), a conferma dell’interesse per la nostra parlata e della curiosità per le “scumàgne” e per la loro origine. Qui di seguito trovate la soluzione della puntata di aprile 2023..
Le La “scumagna” formata dalle iniziali delle parole dialettali è GIARDINÒN. Il titolare della “scumàgna” si chiamava BIANCHI DOMENICO ed il soprannome gli era stato attribuito per il fatto che curava il grande giardino (appunto il Giardinòn) a sud del castello e prospicente la cascina Ortaglia e che oggi è utilizzato come parco pubblico a cui si accede da via Bolognini, in corrispondenza della diramazione di via Costa. Oltre a curare il giardino del castello, Bianchi Domenico vi coltivava frutta e verdura, che poi, al momento del raccolto, andava a vendere al mercato a Milano: partiva a piedi con il carro (la barèta) trainato dal cavallo, carico di ortaggi, di mattina presto, quando era ancora buio. Al ritorno invece poteva starsene comodamente seduto sulla barèta che era ormai vuota. Bianchi Domenico abitava in via Silvio Pellico 11 (a bas àla Guàtra), appunto nella “cùrte del Giardinòn”.
Ci fa molto piacere il fatto che questa “scumàgna” ci sia stata segnalata da SCARIONI PIETRO, nipote da parte di madre del Giardinòn, che ha risposto concretamente alla nostra PROPOSTA-INVITO, alla quale, ci auguriamo, vorranno aderire altri santangiolini discendenti di titolari di “scumàgne”.
I II lettori che hanno azzeccato la traduzione dei vocaboli e individuato correttamente la “scumàgna” sono: Abbiati Battaini Angela con Ravarelli Tonali Giovanna, Bagnaschi Monica, Bertolotti Liliana, Bontempi Carla, Borromeo Giovanna, De Vecchi Serafino, Ferrari Angela Domenica, Gelosi Francesca, Lavaselli Toscani Pinuccia, Medaglia Tino, Moretti Pozzi Mariuccia, Nervetti Nicoletta, Oppizzi Gabriele, Oppizzi Lucia, Rusconi Giuseppe, Toscani Ermelinda, Trabucchi Giuseppe, Vecchio Rossella, Vitaloni Pierluigi.
Hanno partecipato al gioco, hanno indovinato la “scumàgna”, ma hanno sbagliato la traduzione di una parola: Aspirandi Agostino, Aspirandi Vittoria, Biancardi Giuseppe e Rozza Rachele, Cipolla Marta, Mosca Valerio, Pernigoni Ferrari Patrizia, Raimondi Giancarlo, Vitaloni Rosangela hanno tradotto “ingombrare, intralciare” con “imbruià”, invece Cella Paola, Pedrazzini Mario, Saletta Bassano e Gherardo hanno tradotto “ingombrare, intralciare” con “impedì”; Boari Giovanna e Boari Manuele hanno tradotto “indigestione” con “indigestiòn”, Mascheroni Patrizia ha omesso la traduzione di “nicchia”.
Hanno sbagliato due traduzioni: Augelli (Tano) Gaetano, Cagnoni Rosanna, Rognoni Paola, Lunghi Gaetana.
LA NUOVA SERIE
Proseguiamo ora con la pubblicazione della nuova terza serie della rubrica sul nostro dialetto, convinti che la “scumagna” è una patente di santangiolinità e che chi la porta può ben esserne orgoglioso e ricordando che il gioco si fonda sulla dimostrazione di conoscenza delle parole dialettali più che sull’individuazione della “scumagna”.
Riteniamo dunque opportuno continuare la rubrica con una nuova terza serie, convinti che la “scumagna” è una patente di santangiolinità e che chi la porta può ben esserne orgoglioso.
PROPOSTA/INVITO
I lettori del PONTE che sono titolari o sono discendenti di un parente che ha una “scumàgna” possono segnalarcela, indicando i motivi per cui la “scumàgna” gli è stata attribuita. Le vostre “scumagne” potranno essere utilizzate in questa rubrica sui prossimi numeri del PONTE per essere indovinate dai lettori.
La segnalazione della “scumàgna” dovrà essere accompagnata dall’indirizzo e dal numero di telefono del segnalatore ed inviata o consegnata ad uno dei recapiti più sotto indicati.
Cari lettori, potrete trasmettere le soluzioni all’indirizzo e-mail: info@ilpontenotizie.it, oppure consegnarle, su scritto cartaceo, presso la Libreria Vittoria - Via C. Battisti, 8 - Sant’Angelo Lodigiano.