I furfanti non vanno in vacanza

Anche d’estate l’aumento delle frodi telefoniche per ottenere denaro

di Matteo Fratti



In aumento truffe e raggiri a persone sole, anziane, fragili o solamente in buona fede. Sono all’ordine del giorno infatti i casi di frodi, spesso telefoniche, che invitano a stare in guardia, soprattutto dopo i recenti trascorsi estivi in cui si sono decisamente moltiplicati gli esempi dove gli inganni hanno fatto leva sulla persuasione che al di là dell’apparecchio telefonico ci fosse una persona cara in difficoltà. Ecco allora che, a uno stato d’ansia generato dal mostrarsi in situazione d’emergenza all’altro capo del filo, una volta intercettata la fiducia del malcapitato in ascolto, viene prontamente esibita la richiesta di un anticipo in denaro che possa risolvere la questione, o quanto meno alleviare le sofferenze di chi ci è caro, in vista di una svolta risolutiva.
Qualcuno poi si rende disponibile a ritirare la somma utile nel mentre che il presunto parente in difficoltà, si presume, non possa allontanarsi da dove si crede che sia. Così, in una delle testimonianze raccolte, ove ad esempio all’altro capo del telefono una donna si fingeva abilmente la nipote in lacrime per aver causato un incidente, da cui una vittima e la possibile accusa di omicidio stradale. Da qui, generato il panico, prontamente la richiesta di un anticipo per pagare l’avvocato, mentre un pretesto trattiene i parenti più prossimi in chissà quali pratiche burocratiche presso le forze dell’ordine. Un “modus operandi” comune, le cui reazioni le più diverse dall’altra parte possono portare o meno i furfanti a raggiungere l’obiettivo di farsi consegnare “volontariamente” (e altrettanto convintamente) i soldi. A volte però, l’iniziativa personale o un modo di parlare troppo “recitato” possono insospettire, rendendo vana la “prova d’attore” dei soliti ignoti, sicché la frode si conclude con un nulla di fatto, per loro.
Dall’altra parte però rimane comunque il senso di essere stati raggirati, di non essersi accorti di quanto talvolta viene accuratamente predisposto, anche individuando le situazioni che possono essere vulnerabili, in base ai contesti personali o particolari momenti di cui i truffatori approfittano per trarci in inganno, probabilmente dopo un periodo di osservazione o mediante informazioni private carpite da contatti più stretti.
Si invita pertanto a segnalare il fatto, o prendere sempre tempo rispetto all’urgenza che talora viene fatto credere di avere, contattando chi ci può aiutare. Perché si sa, “professionisti” di tal fatta, non vanno mai in vacanza.