Contro la mafia, in memoria di un uomo semplice e giusto

 


Si chiama “Giuseppe Tallarita - Un sogno spezzato” il nuovo libro scritto da Valerio Esposti, pubblicato da Armando Editore (Roma) con prefazione a cura di Moni Ovadia.
La presentazione si svolgerà domenica 8 ottobre alle ore 17 all’interno del Castello Bolognini (ingresso libero).
Narra la storia di un uomo semplice e giusto, vittima innocente di mafia. Giuseppe Tallarita era un pensionato, ex impiegato al petrolchimico di Gela. Aveva 66 anni e un amore smisurato per la sua famiglia: la moglie, i figli, gli adorati nipoti. Abitava a Butera, un piccolo centro in provincia di Caltanissetta.
Fece enormi sacrifici e investì parecchie risorse in un podere nelle vicine campagne; al centro dei campi dominava una casa che divenne il luogo in cui custodire i momenti e gli affetti più cari.
Avrebbe voluto godersi serenamente la vecchiaia in quel piccolo angolo di quiete vicino al mare e vedere i suoi nipoti crescere. Un sogno spezzato da mani crudeli e criminali: venne trovato morto il 28 settembre 1990 di fronte alla sua tenuta.
Lo uccisero due killer agli ordini di un boss della “Stidda” (dopo Camorra, ‘Ndrangheta, Sacra Corona Unita e Cosa Nostra, viene considerata la “quinta mafia”): l’allora pastore che qualche anno prima si vide rifiutare il transito abusivo del gregge, più volte reiterato nel tempo. Quel rifiuto, a distanza di anni, fu pagato con la vita. Un uomo semplice e giusto, ucciso per non aver ceduto alla prepotenza, per aver saputo dire ‘No!’ alla sopraffazione.
Da luglio ad oggi sono stati realizzati eventi legati al libro in Lombardia (Lodi, Milano, Sant’Angelo Lodigiano, Peschiera Borromeo, Colturano) ma anche in Sicilia: a Gela, Riesi, Enna e Butera. Ogni tappa ha fatto registrare il tutto esaurito.