Eccoci dunque al sedicesimo appuntamento (dopo i sei della prima serie ed i sei della seconda) della rubrica “’NDUÌNA ’ME SE DIS E TRÖVA LA SCUMÀGNA!” dedicata al nostro dialetto. Questa volta i partecipanti (solo 28) non sono stati numerosi come al solito, tuttavia resta confermato l’interesse per la nostra parlata e la curiosità per le “scumàgne” e per la loro origine. Qui di seguito trovate la soluzione della puntata di giugno 2023..
La “scumàgna” formata dalle iniziali delle parole dialettali è PINÈLA. Il cognome del titolare della “scumagna” era De Vecchi ed il nome di battesimo Giuseppe. Diversamente da quanto si potrebbe essere indotti a pensare, PINÈLA non era un diminutivo del nome di battesimo, ma gli era rimasto appiccicato da quando, ancora ragazzo, faceva l’apprendista meccanico a Milano, in un’officina in cui si riparavano motociclette. Questi ragazzi, che aiutavano in officina o in negozio ed intanto imparavano un mestiere, nel gergo meneghino erano chiamati appunto “pinèla”, che deriva da “picinèla”, cioè “piccolino”. Quando De Vecchi Giuseppe, tornato a Sant’Angelo, mise in piedi un’officina meccanica di riparazione di motociclette (nel cortile che si trova all’inizio della via Statuto (venendo dal ponte, sulla sinistra), il nomignolo divenne la sua “scumàgna” personale e distintiva. Da allora è diventato ed è rimasto PINÈLA per t^uti e per sèmper.
I lettori che hanno azzeccato la traduzione dei vocaboli e individuato correttamente la “scumàgna” sono: Bertolotti Liliana, Cella Paola, Biancardi Giuseppe e Rozza Rachele, Gelosi Francesca, Lavaselli Toscani Pinuccia, Oppizzi Lucia, Rusconi Giuseppe, Saletta Bassano e Gherardo, Sommariva Antonella, Toscani Ermelinda, Trabucchi Giuseppe, Vecchio Rossella, Vitaloni Rosangela.
Hanno partecipato al gioco, hanno azzeccato la “scumàgna”, ma hanno sbagliato tutti la traduzione della parola “Impantanarsi”: Abbiati Battaini Angela e Ravarelli Tonali Giovanna, Aspirandi Agostino, Aspirandi Vittoria, Cella Luisa, Ferrari Angela Domenica, Lazzaretto Maurizio, Medaglia Tino, Mosca Valerio, Pedrazzini Mario, Pernigoni Ferrari Patrizia, Vitaloni Pierluigi. Inoltre Mosca Valerio ha tradotto “Di notevole spessore” con “Ešageràde” e Bontempi Carla con “spess” , mentre Vitaloni Pierluigi ha tradotto “Amo da pesca” con “Rampén”.
LA NUOVA SERIE
Proseguiamo ora con la pubblicazione della nuova terza serie della rubrica sul nostro dialetto, convinti che la “scumagna” è una patente di santangiolinità e che chi la porta può ben esserne orgoglioso e ricordando che il gioco si fonda sulla dimostrazione di conoscenza delle parole dialettali più che sull’individuazione della “scumagna”.
Riteniamo dunque opportuno continuare la rubrica con una nuova terza serie, convinti che la “scumagna” è una patente di santangiolinità e che chi la porta può ben esserne orgoglioso.
PROPOSTA/INVITO
I lettori del PONTE che sono titolari o sono discendenti di un parente che ha una “scumàgna” possono segnalarcela, indicando i motivi per cui la “scumàgna” gli è stata attribuita. Le vostre “scumagne” potranno essere utilizzate in questa rubrica sui prossimi numeri del PONTE per essere indovinate dai lettori.
La segnalazione della “scumàgna” dovrà essere accompagnata dall’indirizzo e dal numero di telefono del segnalatore ed inviata o consegnata ad uno dei recapiti più sotto indicati.
Cari lettori, potrete trasmettere le soluzioni all’indirizzo e-mail: info@ilpontenotizie.it, oppure consegnarle, su scritto cartaceo, presso la Libreria Vittoria - Via C. Battisti, 8 - Sant’Angelo Lodigiano.